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Costa d’Avorio - Le meraviglie di Yamoussoukro

Immagine del redattore: Roberto RoggeroRoberto Roggero

Assadakah News - Anche se la città più rappresentativa del Costa d’Avorio è Abidjan, la capitale politica e amministrativa è Yamoussoukro, dove le prime tracce di presenza umana risalgono alla preistoria, con il ritrovamento di diversi utensili di pietra datati al Paleolitico.

In epoca più recente del Neolitico, il Sahara ha cominciato a desertificarsi, fenomeno che ha causato le prime migrazioni verso il mare alla ricerca di migliori condizioni climatiche, che permettesse di continuare allevamento e coltivazioni.

Questa migrazione verso il sud ha sconvolto la geografia umana dei paesi sub-sahariani, dove popoli antichissimi vivevano già e dovettero ripiegare per lasciar il posto ai nuovi arrivati. Tra tali popoli, c'erano i Pigmei, oggi rifugiati nella grande foresta dell'Africa centrale, ed il cui inserimento nella regione nei tempi preistorici era già segnalata dagli Egiziani e dallo storico Erodoto fino nell'alta valle del Nilo.

Yamoussoukro divenne capitale del Costa d’Avorio nel marzo 1983 (dopo Grand-Bassam, Bingerville e Abidjan), a seguito degli sviluppi sostenuti dalla politica del presidente Félix Houphouet-Boigny, che fece piani ambiziosi per la città e che nella storia locale è nota come la "Grande Lezione di Yamoussoukro".

La città è sede del luogo di culto cristiano più grande del pianeta: la basilica di Nostra Signora della Pace di Yamoussoukro, consacrata da papa Giovanni Paolo II il 10 settembre 1990, ma i luoghi di interesse sono numerosi, come la diga di Kossou, la Fondazione Félix Houphouet-Boigny, la Casa del PDCI-GDR, le varie scuole dell'Istituto politecnico Félix Houphouët-Boigny, l'aeroporto internazionale (con una media di 600 passeggeri e 36 voli nel 1995, era uno dei due soli aeroporti in Africa che potevano ospitare il Concorde), il municipio, il tempio protestante, la moschea e il Palazzo degli Ospiti. Inoltre, un altro luogo da visitare è la Riserva di Aboukouamékro, oltre 20mila ettari di parco con animali selvatici protetti perché considerati in via di estinzione, e il Parco Marahoué, più di 100mila ettari di parco che riuniscono paesaggi della savana e quelli della foresta vergine, ospitando al contempo numerose specie animali.

A nord-ovest della città, il fiume Bandama è formato dall'incontro del Bandama Bianca che sorge a nord di Korhogo e sfocia nel lago Kossou, e del Marahoué (indicato anche come Bandama Rossa). Il Bandama prosegue poi verso sud per formare il Lago Taabo prima di sfociare nel Golfo di Guinea a Grand-Lahou.

Cultura e tradizioni

Le tradizioni di molte società ivoriane sono orientate attorno all'aggregazione umana fin dalla nascita. Il risultato è un culto degli antenati, massimo rispetto per il passato e per gli anziani, reputati "saggi" perché hanno acquisito "saggezza".

L’Edificio della Fondazione Félix Houphouet-Boigny è una delle mete turistiche. Istituto di ricerca sui temi della pace dedicato al primo presidente ivoriano, organizza importanti eventi, come  il Congresso Internazionale sulla Pace del 1989 e della Dichiarazione di Yamoussoukro per la Pace del 1997. La Fondazione ospita due anfiteatri, sale riunioni (dotate di sistemi di traduzione simultanea per otto lingue), salotti e uffici per ospitare tutte le riunioni ufficiali e private sul tema. Il luogo è sede del Museo della Pace, che copre un'aerea espositiva di 530 metri quadrati, e di una Biblioteca grande oltre 5000 metri quadri. modifica

Il Palazzo Presidenziale è un edificio a sei piani voluto dal presidente Félix Houphouet-Boigny, ed è famoso soprattutto per il "Lago dei Coccodrilli", ma l’attrazione principale è la Basilica di Nostra Signora della Pace, la chiesa cristiana più grande del mondo, superiore anche a quella di San Pietro, a cui il disegno della cupola e della piazza si ispirano. Venne consacrata il 10 settembre 1990 da Papa Giovanni Paolo II, ma la basilica non è una cattedrale, questo ruolo spetta alla vicina Sant'Agostino, sede della Diocesi di Yamoussoukro.

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