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Congo – La strategia dell'Isis per il Centro Africa


Redazione Assadakah – Dopo le sconfitte in Iraq, Siria e alcuni altri Paesi del Medio Oriente, l'Isis ha concentrato la propria attenzione sul proselitismo in Africa, in particolare Burundi, Tanzania, Somalia, Kenya, da dove provengono numerosi militanti. La provincia nota come ISCAP, Stato Islamico dell'Africa Centrale, è territorio dove fioriscono campi di addestramento (in particolare nei pressi di Mamove e Madhina), specialmente per costruire ordigni esplosivi. Un elemento che dovrebbe fare alzare la soglia di guardia perché è prevedibile un inasprimento della situazione soprattutto nella Repubblica Democratica del Congo, obiettivo di prima importanza, dove lo scorso 22 febbraio è stato ucciso l'ambasciatore italiano Luca Attanasio. In Congo, secondo le informazioni, i guerriglieri affiliati all'Isis sono sul punto di mutare la propria strategia da difensiva, per il periodo di preparazione, a offensiva specie contro le truppe regolari e, purtroppo, contro obiettivi civili. La zona maggiormente a rischio è quella a ridosso del confine con l'Uganda (da dove giungono molti componenti per esplosivi) e il territorio di Ituri-Beni e North Kivu.

Il governo congolese ha adottato, al momento, una tattica di contenimento più che di contrasto, a causa delle condizioni non modernissime delle forze armate ma soprattutto per il sostegno che la causa jihadista riscuote in queste regioni, dove dai Paesi confinanti giungono aiuti e sovvenzioni.

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