Le forze armate dell’Azerbaigian hanno nuovamente attaccato la Repubblica di Armenia, sono penetrate nel territorio sovrano armeno, attualmente occupano circa 41 km quadrati e hanno causato più di 15 morti, ci sono numerosi feriti e almeno 12 ostaggi.
Dallo scorso mese di maggio centinaia di soldati azeri stanno occupando porzioni di territorio sovrano internazionalmente riconosciuto di uno Stato membro delle Nazioni Unite. Le truppe azere sparano sui villaggi di confine, rubano bestiame, avvelenano sorgenti, mettono in atto provocazioni sia nel territorio della Repubblica di Armenia che in quello dell’Artsakh (Nagorno Karabakh). Alla luce dei nuovi drammatici sviluppi: chiediamo che le istituzioni italiane si adoperino per esercitare, in quanto l’Italia è Paese membro del Gruppo di Minsk, ogni azione utile a fermare l’aggressione militare dell’Azerbaigian; Auspichiamo iniziative parlamentari di sostegno e solidarietà alla repubblica di Armenia e al popolo armeno; Condanniamo l’attività di lobbying di alcuni membri del parlamento che in diverse sedi in Italia sostengono senza scrupoli il regime dell’Azerbaigian (Paese che secondo RSF è al 168° posto su 180 nazioni nella classifica del Freedom world press sulla libertà di informazione). L’Armenia vuole la pace, l’Azerbaigian vuole l’Armenia. (a cura del Comitato delle Associazioni Armene in Italia)
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