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Comunicato Stampa - Perché finisca la violenza deve finire l’occupazione

"L'Ambasciata di Palestina in Italia si appella alla comunità internazionale, e in particolare all’Italia, perché stia dalla parte della giustizia e si assuma le proprie responsabilità.

La leadership palestinese ha ammonito ripetutamente sui rischi dell’impedimento di un orizzonte politico e sulle conseguenze della negazione del diritto del popolo palestinese all’autodeterminazione e a uno Stato indipendente, descrivendo le condizioni di vita insopportabili nella prigione a cielo aperto di Gaza, e il pericolo rappresentato dalle continue provocazioni e dal terrorismo dei coloni armati e delle forze di occupazione, di cui sono vittime gli abitanti della Cisgiordania, le loro proprietà, i loro raccolti e i loro luoghi sacri, non solo musulmani ma anche cristiani, come raccontano le incursioni violente all’interno della Moschea di Al-Aqsa e nelle chiese.

La sicurezza, la stabilità e la pace nella nostra regione si ottengono solo con la fine dell’occupazione della nostra terra e con il riconoscimento del nostro diritto alla sovranità e a uno Stato di Palestina indipendente sui confini del 1967, con capitale Gerusalemme Est.

Il disconoscimento da parte di Israele degli accordi sottoscritti e la sua mancata adesione alle risoluzioni internazionali hanno portato al fallimento del processo di pace e all’assenza di una soluzione per la nostra causa dopo 75 anni di sofferenze e trasferimenti forzati.

Dettato da una politica di doppi standard, il silenzio della comunità internazionale sulle pratiche criminali e razziste delle forze di occupazione israeliane contro il popolo palestinese, insieme alla prolungata ingiustizia e all’oppressione a cui è soggetto il popolo palestinese rappresenta il vero motivo di questa situazione esplosiva, della mancanza di pace e di sicurezza. La pace richiede giustizia, libertà e indipendenza per il nostro popolo palestinese, il riconoscimento del diritto al ritorno dei rifugiati e la piena attuazione delle risoluzioni del diritto internazionale".

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