Elisabetta Pamela Petrolati (Assadakah News) - Al secondo livello dell’Anfiteatro Flavio, dal 25 ottobre 2024 al 2 marzo 2025, rimarrà insediato l’allestimento del luogo sacro della Turchia e dei suoi enigmi. L’esposizione asseconda il naturale profilo ellittico del Colosseo, i complessi circolari di Gobeklitepe, con le loro riproduzioni delle colonne e le accurate ricostruzioni, si appoggiano ai monumentali pilastri degli ambulacri dell’Anfiteatro. Modernissime le tecnologie utilizzate per la visualizzazione.
Il pubblico potrà immergersi in un inedito viaggio immersivo alla scoperta di uno dei siti più antichi e suggestivi, alle origini della civiltà. Nella regione sud-orientale della Turchia, Gobeklitepe è un sito neolitico datato tra il 9.500 a.C e l’8.200 a.C la cui scoperta ha rivoluzionato la comprensione della storia umana nel cruciale momento del passaggio dalle società nomadi alle società stanziali.
Ma quali sono l’mportanza e il mistero della regione in mostra? Lo ha spiegato durante l’inaugurazione Gokhan Yazgi, viceministro della Cultura e del Turismo della repubblica di Turkiye: - Gobeklitepe e la più ampia regione a cui appartiene presentano i primissimi monumenti mai costruiti dall’umanità. Questa area, con le sue varie strutture edilizie è testimone degli indizi della vita sedentaria, una delle trasformazioni più significative della storia umana. Siamo lieti di esporre alcuni dei reperti della regione in un altro maestoso sito del patrimonio dell’umanità, il celebre Colosseo”.
Conferenze e seminari tematici sono in programma nell’ambito della mostra, esperti internazionali di archeologia e storia dell’arte saranno coinvolti nelle varie sedi di approfondimento.
“La mostra ospitata al Colosseo rappresenta un tassello importante nel campo della ricerca, della divulgazione scientifica e della valorizzazione del patrimonio culturale - ha asserto Alfonsina Russo, direttore del Parco Archeologico dell’Anfiteatro Flavio - che il Parco Archeologico del Colosseo da sempre porta avanti, anche con uno sguardo allargato alla dimensione europea e mediterranea. La collaborazione con la Turchia si inserisce in questo percorso e pone le basi per ulteriori e proficue attività in grado di riflettere sul patrimonio mondiale e con esso sulle radici dell’umanità”.
La Mostra si configura come un evento straordinario, testimonianza dell’importanza della conservazione del patrimonio archeologico mondiale e quale possibilità di immergersi nel contatto con la storia delle origini della convivenza umana.
(Foto della Mostra da "Roma Today")
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