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Immagine del redattoreroberto roggero

Colloqui bilaterali tra Arabia e Turchia


Paola Sireci – Una visita prevedibile quella del ministro degli esteri turco Mevlut Cavusoglu che, lo scorso lunedì, è atterrato in Arabia Saudita per tenere colloqui finalizzati a superare la spaccatura sull’omicidio del giornalista turco Jamal Khashoggi, che ha portato a recriminazioni e boicottaggio saudita di armamenti turchi.

Il primo obiettivo del viaggio a Riyadh era sciogliere i dissidi derivanti dall’omicidio di Khashoggi nel 2018 a Istanbul, critico e dissidente del principe saudita Mohammed Bin Salman, da parte di una squadra di sicari sauditi, azione inizialmente negata dagli stessi ma che, grazie a un’indagine svolta dall’intelligence statunitense con rapporto dello scorso febbraio, ha confermato il mandato per l’uccisione da parte del sovrano de facto Bin Salman.

Dal 2018 a oggi, infatti, le tensioni turco-saudite si sono acuite a tal punto da sospendere gli accordi commerciali istituiti come la vendita di droni turchi all’Arabia, ambìti da molti Paesi in quanto utilizzati nei conflitti in Siria, Libia e Nagorno-Karabakh, e il boicottaggio commerciale non ufficiale che vede un taglio del 98% sul valore delle importazioni turche, in aggiunta alla chiusura, risalente al mese scorso, di otto scuole turche in territorio saudita.


Le due potenze regionali sono in disaccordo anche sul sostegno turco al Qatar, in disputa con i suoi vicini de Golfo, e ai Fratelli Musulmani, il gruppo politico di natura islamista e considerato un’organizzazione terroristica dall’Arabia Saudita e da altri Paesi mediorientali.

I colloqui tenuti da Cavusoglu si suppone, però, possano essere messi in ombra dai recenti scontri tra Israele e palestinesi a Gerusalemme. A tal proposito il Ministro afferma che “In Arabia Saudita per discutere di relazioni bilaterali e importanti questioni regionali, in particolare gli attacchi alla moschea di Al Aqsa e l'oppressione contro il popolo palestinese”. Tra un colloquio e l’altro, nel bel mezzo di uno scontro al sapore di intifada, rimangono accesi i contrasti tra due potenze tanto influenti quanto dipendenti l’una dall’altra.


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