Jenin, Co-Mai e comunità arabe aderenti condannano l'ennesimo e gravissimo attacco al popolo palestinese e alla Città di Jenin.
Foad Aodi, presidente delle associazioni delle Comunità arabe in Italia (Co-Mai) fa appello all'ONU, alla Commissione Europea e al Governo italiano, perché intervengano in sostegno del popolo palestinese, in particolare per la priorità di un corridoio sanitario e umanitario per la Palestina, con medici, infermieri e materiale sanitario per gli ospedali: "Si fa sempre più preoccupante la situazione in Palestina per i raid dell'esercito israeliano. A Jenin è salito a 10 il numero di civili uccisi negli attacchi ancora in corso in Cisgiordania. Il nuovo bilancio arriva dalla Sanità palestinese, che riferisce anche di oltre 100 feriti (20 in modo grave). Confermata anche l'uscita dal campo profughi di tremila dei 18mila abitanti.
Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, si è detto profondamente preoccupato per gli sviluppi a Jenin. In una nota di Farhan Haq, portavoce del Palazzo di Vetro, ha spiegato che "tutte le operazioni militari devono essere condotte nel pieno rispetto del diritto umanitario internazionale". In seguito all'aggressione israeliana in corso a Jenin, la leadership palestinese ha deciso di interrompere tutti i contatti e gli incontri con la parte israeliana.
La Comunità del mondo arabo in Italia (Co-Mai) e le numerose comunità arabe aderenti insieme all'Unione Internazionale arabi del 48, condannano con fermezza l'ennesimo e gravissimo attacco al popolo palestinese e alla città di Jenin da parte esercito israeliano.
Lanciamo il nostro appello a ONU, Commissione Europea e Governo italiano: salviamo il popolo palestinese. E' assolutamente prioritaria la realizzazione di un corridoio umanitario per la Palestina, per poter disporre di personale medico, con specialisti, infermieri, ambilanze, materiale di soccorso, che fino ad oggi le fprze di occupazione israeliane hanno sempre impedito, come strumentalizzazione per strangolare sempre più la popolazione palestinese già allo stremo. Non è umanamente possibile che nessun Paese europeo dichiari solidarietà al popolo palestinese e chieda di fermare definitivamente questo continuo attacco. Cosi conclude il presidente Co-Mai, Foad Aodi, che invita tutti a muoversi con fatti concreti per sostenere il popolo palestinese e non solo annunci e dichiarazioni di circostanza".
Comments