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Cisgiordania – Ucciso da fuoco israeliano a 16 anni

Assadakah News Agency – Si temevano le conseguenze della violazione del ministro della Sicurezza israeliano alla Spianata delle Moschee (Al Aqsa), che si sono verificate puntualmente. Amer Abu Zeitoun, di soli 16 anni, è stato ucciso questa mattina a Nablus (altre tre persone sono state ferite), ed è il quarto palestinese ucciso dall’inizio dell’anno, colpito alla testa dalle forze di occupazione israeliane, che hanno fatto irruzione nel campo profughi di Balata con l’intenzione di catturare un ricercato di nome Hassan Araishi, il quale è stato arrestato, ma i militari si sono trattenuto per oltre un’ora dopo averlo trovato, provocando la consueta reazione della gente del posto e del gruppo di resistenza “Fossa dei Leoni”.

La morte di Amer Abu Zeitoun arriva il giorno dopo l'uccisione di Adam Essam Ayyad (15 anni), colpito al petto nel campo profughi di Dheisheh, a sud di Betlemme.

Il 2 gennaio, gli israeliani hanno ucciso Mohammed Samar Khoshiyeh, 22 anni, e Fouad Mohammed Abed, 25 anni, durante una irruzione a Kafr Dan, nei pressi di Jenin.

Il 2022 è stato dichiarato l'anno più drammatico per i palestinesi in Cisgiordania dalla Seconda Intifada, con la morte di 220 palestinesi, compresi 48 bambini.

Sebbene i gruppi per i diritti umani abbiano condannato per anni la politica israeliana di "sparare per uccidere", i palestinesi locali hanno poche speranze che le cose cambino durante il 2023, con l’insediamento del governo israeliano più di destra della storia.

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