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Cisgiordania - Le conseguenze della morte di Nasrallah

Assadakah News - Anche la Cisgiordania è sotto shock per la morte del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah. Secondo le ultime informazioni, a Ramallah, sede dell’Autorità Nazionale Palestinese, tutte le televisioni sono sintonizzate su Al-Jazeera, che mostra le immagini del raid di Beirut, e dava la notizia della morte del leader di Hezbollah, ancora prima che lo facesse il gruppo stesso, basandosi su quanto l’esercito israeliano aveva comunicato.

Per le strade in molti hanno ascoltato la notizia. La delusione, soprattutto fra i giovani, risiede nel fatto che l’azione di Israele, cominciata con l’operazione dei cercapersone e arrivata alla morte del leader di Hezbollah, ha dimostrato una capacità notevole quando, dopo il 7 ottobre, sembrava che il lo stato ebraico fosse in ginocchio, anche per le manifestazioni interne che vengono viste come segno di debolezza, o per le pressioni internazionali. Invece il sentimento dominante è che, come successo a Ismail Haniyeh e a Mohammed Deif, anche i leader di Hamas possono cadere, ma soprattutto che l’Iran possa astenersi da qualsiasi aiuto agli altri membri dell’asse della resistenza, anche quelli in Cisgiordania, per evitare di essere il prossimo obiettivo israeliano.

Il presidente palestinese Abu Mazen, ha espresso le più sentite condoglianze al governo libanese e al popolo fraterno del Libano per le vittime civili causate dall'attuale aggressione israeliana, mentre Hamas ha scritto in un comunicato che “i crimini e gli assassinii da parte dell'occupazione non faranno che aumentare la determinazione e l'insistenza della resistenza in Palestina e Libano ad andare avanti con tutte le loro forze, coraggio e orgoglio sulle orme dei martiri, per perseguire il cammino della resistenza fino alla vittoria e alla fine dell'occupazione.

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