Redazione Assadakah – I media occidentali sono sempre meno occupati nel diffondere notizie su una guerra che è tutt'altro che terminata. In Siria, come nello Yaman, si continua a morire, soprattutto per mano israeliana. E' toccato ancora una volta a Homs, città simbolo del martirio siriano: nelle prime ore di oggi, missili israeliani sono stati lanciati da un punto a nord-et di Beirut verso la zona periferica di Al-Qusayr, ma la difesa locale è stata in grado di abbattere la maggior parte dei missili. Non si h anno al momento notizie di vittime, ma solo di danni materiali. Secondo alcune fonti, l'obiettivo israeliano era la base di Sahyrat, nella parte sud-orientale di Homs, oltre ad alcuni avamposti di Hezbollah nei pressi dell'aeroporto militare di al-Dabaa, dove sembra ci siano alcune vittime. Il raid ha causato la distruzione di depositi di armi e munizioni.
E' il secondo attacco israeliano, respinto nel corso dell’ultima settimana. Il primo risale alla tarda serata del 19 luglio. In tal caso, i raid sono stati lanciati contro la periferia Sud-Est di Aleppo, con l’obiettivo di colpire diverse postazioni nella regione di al-Safyrah, nella Siria Nord-occidentale. Dall'inizio di quest'anno, sono stati almeno 14 gli attacchi aerei e missilistici presumibilmente condotti da Israele contro i territori siriani, con 104 morti, e sono stati distrutti 41 obiettivi, tra cui edifici, depositi, basi e veicoli militari, situati perlopiù a Damasco, Quneitra, Homs, Hama, Deir Ezzor, Al-Suwaidaa, Latakia e Aleppo.
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