Elisabetta Pamela Petrolati (Assadakah New) - Un clamoroso successo e record di presenze per la “Carmen”, opera di Georges Bizet, nell’ambito del Festival Internazionale di Cartagine. Il Festival, nato nel 1964, è giunto alla sua 58esima edizione e quest’anno vede il suo svolgimento dal 18 luglio al 17 agosto.
Sugli spalti del Teatro Romano di Cartagine (restaurato all’inizio del XX secolo), il 21 luglio, è andata in scena la “Carmen”, quattro atti, per la regia di Sofiène Abou Lagraa. La realizzazione dell’opera è nata dalla collaborazione artistica tra Italia, Francia e Tunisia. La storia passionale che coinvolge i protagonisti, Don Josè, e l’affascinate gitana Carmen in un vortice di passione, tradimento, desiderio di libertà, gelosia, è stata modernamente rivisitata. I codici del balletto classico si sono uniti all’energia dell’hip-hop e alla danza contemporanea. Erano presenti i ballerini del Balletto dell’Opera di Tunisi e il Coro dell’Opera di Tunisi, sotto la direzione di Ilès Blagui.
Ben 148 attori e 11 cantanti sono saliti sul palco. Il Maestro Fadi Ben Othman ha direttto la Tunisian Symphony Orchestra e gli straordinari abiti di scena sono stati curati dagli stilisti Paola Lo Sciuto e Tarek ben Amana. L’atmosfera sonora e visiva è stata affascinante e coinvolgente e il nutrito pubblico ha tributato vari standing ovation e prolungati applausi.
Il Festival si snoderà in diciotto serate dedicate ai vari generi musicali, dalla musica tunisina, al reggae, flamenco, ritmi africani, melodie orientali, world music. I Paesi partecipanti saranno undici tra cui: Tunisia, Marocco, Egitto, Siria, Libano, Iraq, Senegal, Francia, Spagna, Cina e Caraibi. Questa rassegna prevede sette serate tunisine, sei notti arabe, cinque showcase inernazionali.
Il Festival è stato aperto dal cantante e musicista tunisino Lofti Bouchmak, mentre la cerimonia di chiusura sarà affidata alla cantante siriana Assala Nasri.
Il comitato organizzativo del Festival, guidato da Kamel Ferjani, si è speso in un’opera colossale di organizzazione ed efficienza, elaborando una scaletta ricca e diversificata, perseguendo le finalità dell’inclusione e della diffusione dei vari generi artistici e musicali.
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