XXVI Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico (immagine dal web)
Patrizia Boi (Assadakah News) - La XXVI Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico (Bmta) svoltasi dal 31 ottobre al 3 novembre 2024 al Next, Nuova Esposizione ex Tabacchificio, della città di Capaccio Paestum, si è chiusa con numeri da grande successo: 8.500 visitatori, 150 espositori di cui 10 Paesi esteri, il ministero della Cultura con 350 mq e il ministero degli Esteri con l'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo in un'area di 70 mq, 110 conferenze (di cui 50 tra incontri e laboratori a cura del MiC) svoltesi in 6 sale in contemporanea con 600 relatori, 20 buyer tra tour operator europei selezionati dall'ENIT (provenienti da Austria, Francia, Germania, Paesi Bassi, Spagna, Svizzera, Regno Unito) e nazionali di ArcheoIncoming presenti al workshop di sabato 2 novembre, 300 partecipanti alle visite guidate, oltre 1.200 studenti coinvolti nelle iniziative loro dedicate presso la Basilica, il Parco e il Museo.
Il Programma previsto
Gli incontri previsti nello stand istituzionale, hanno rappresentato un'importante occasione di confronto e apprendimento, toccando temi fondamentali che hanno spaziato dall'archeologia alla conservazione del patrimonio, fino all'innovazione tecnologica applicata alla cultura.
I temi principali hanno incluso:
· Tutela del patrimonio - Incontri con esperti per discutere le migliori pratiche nella conservazione e protezione dei siti archeologici.
· Nuove scoperte - Presentazione di recenti scavi e ricerche, che hanno portato alla luce importanti reperti e informazioni sulla civiltà locale.
· Gestione sostenibile - Dibattiti su approcci integrati alla gestione dei siti archeologici, bilanciando conservazione ed esigenze turistiche.
· Valorizzazione e fruizione - Workshop e laboratori per promuovere strategie innovative che rendano il patrimonio accessibile a un pubblico più vasto, garantendo un'esperienza educativa e coinvolgente.
ArcheoVirtual: Innovazione e Inclusività nel Patrimonio Culturale
ArcheoVirtual (immagini dal web)
Uno degli appuntamenti centrali della BMTA è stato ArcheoVirtual, mostra che rientra nella sezione multimediale della BMTA sulle applicazioni digitali e sui progetti di archeologia virtuale in collaborazione con il Digital Heritage Innovation Laboratory, Istituto delle Scienze del Patrimonio Culturale del Consiglio Nazionale delle Ricerche, quest'anno intitolata “DiversaMente”.
Si tratta di una finestra sulla disciplina che si occupa di studiare, interpretare, comprendere e comunicare il patrimonio archeologico e il suo contesto attraverso un processo di acquisizione dei dati, ricostruzione, verifica continua e ogni anno, dal 2006, si articola nella Mostra e anche nel Workshop tematico, che affianca la rassegna dei progetti esposti.
Grazie a un investimento di 300 milioni di euro del PNRR, ArcheoVirtual ha posto l’accento su inclusività e accessibilità, utilizzando la tecnologia per adattare l'esperienza museale a diversi tipi di pubblico, rimuovendo barriere fisiche e cognitive.
Il workshop tematico ha visto per la prima volta la partecipazione dell'UN Tourism con il Dipartimento Ethics, Culture, & Social Responsibility, contribuendo a un dibattito su come modellare i musei del futuro su esigenze sempre più personalizzate.
Premi e Riconoscimenti: Valorizzazione del Patrimonio Mondiale
Premio Paesum "Mario Napoli" (immagine dal web)
Il Premio Paestum "Mario Napoli" è stato assegnato a Nikolaos Stampolidis, direttore del Museo dell’Acropoli di Atene, per il suo impegno nella promozione della restituzione dei fregi del Partenone, simbolo di democrazia e patrimonio condiviso. In un discorso appassionato, Stampolidis ha sottolineato come la richiesta di ritorno dei marmi al Partenone non sia solo una rivendicazione della Grecia, ma una richiesta mondiale, ribadendo l'importanza di restituire i fregi del Partenone ancora conservati al British Museum, in quanto «Da allora il Partenone è un corpo smembrato, le cui membra chiedono di tornare».
Il premio è stato conferito anche ad Anthony Muroni, presidente della Fondazione Mont’e Prama, in occasione del 50° anniversario della scoperta dei Giganti sardi, con Muroni che ha evidenziato l’importanza di continuare la ricerca su queste statue come simbolo di incontro tra popoli.
Sono intervenuti Paolo Giulierini, già Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli e Luigi Malnati, già Direttore Generale delle Antichità del MiBACT.
«È importante» - ha dichiarato Malnati - «che quando si espone si riesca a raccontare una storia. Sono sufficienti pochi pezzi purché abbiano un filo che li unisce. E sono fondamentali le pubblicazioni: non pubblicare uno scavo è come non averlo fatto».
Giulierini ha annunciato per aprile l'uscita di un libro sui mostri.
Muroni si è detto felice per il Premio: «Ma questo non ci deve fermare, i Giganti sono una rivoluzione e rappresentano l'incontro tra diversi popoli, e noi dobbiamo continuare a studiare».
Un Evento Internazionale per la Difesa del Patrimonio e la Promozione della Pace
L’edizione di quest'anno è stata segnata dall’impegno per la tutela del patrimonio archeologico come strumento di pace.
Un tema sottolineato anche dal Cardinale Ravasi, che ha raccontato il rapporto tra Papi e archeologia, a testimonianza del valore culturale come strumento di unione tra i popoli.
Ugo Picarelli, fondatore della BMTA, ha ricordato l'importante sostegno che ha ricevuto per la manifestazione sin dai suoi inizi, grazie all’appoggio incondizionato del Presidente onorario Mounir Bouchenaki e dell’allora Presidente della Provincia Alfonso Andria.
«Da allora» – ha dichiarato Picarelli – «la crescita dell’evento è stata costante e oggi possiamo raccogliere i frutti di tanto lavoro, perché in tutto il mondo la BMTA è riconosciuta come un punto di riferimento del dialogo interculturale e dell'attenzione verso il patrimonio archeologico. Non solo, in questa edizione è diventato ancora più chiaro come la difesa, la conservazione e la promozione del patrimonio culturale camminino di pari passo con la Storia, ne determinino alcuni snodi e correggano alcune deviazioni. In questo difficile momento, la XXVI edizione della BMTA diventa un simbolo della volontà di pace da parte delle donne e degli uomini di cultura, di coloro che antepongono il pensiero e lo studio ai rapporti di forza e alla furia cieca della conquista».
Picarelli ha ricordato che la BMTA ha assunto una posizione precisa già nel 2015, con la creazione del premio dedicato a Khaled al-Asaad, l’archeologo ucciso a Palmira dai terroristi, divenuto simbolo di resistenza contro la violenza verso i Beni Culturali.
«Oggi quella scelta diventa quanto mai attuale», ha concluso, «sottolineando il ruolo della cultura come baluardo di pace e di dialogo tra popoli».
Comments