(Redazione Assadakah) – La Germania ha riconosciuto, oggi, di aver commesso un genocidio contro le popolazioni Herero e Nama in quella che è oggi la Namibia, durante l'era coloniale, tra il 1904 e il 1908. Passati più di 100 anni, Berlino, riconosce le atrocità commesse contro quelle popolazioni promettendo oltre un miliardo di euro per lo sviluppo: “Come gesto per il riconoscimento delle sofferenze enormi inflitte alle vittime, vogliamo sostenere la Namibia e i discendenti delle vittime con un programma significativo di 1,1 miliardi di euro per la ricostruzione e lo sviluppo” - ha detto il ministro degli Esteri, Heiko Maas - “Sono felice che sia stato possibile raggiungere un accordo con la Namibia su come affrontare insieme il capitolo più buio della nostra storia comune”.
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La notizia arriva dopo che rappresentanti dei governi dei due Paesi, con il coinvolgimento degli Herero e dei Nama, hanno raggiunto un accordo su una dichiarazione politica dopo quasi sei anni di negoziati, ma il documento deve essere ancora firmato e in passato non sono mancate contestazioni da parte dei due gruppi etnici con denunce di quella che è stata considerata come una campagna pubblicitaria del governo tedesco. Come parte dell'accordo, il governo tedesco prevede il riconoscimento del genocidio. I numeri dello sterminio parlano, secondo gli storici, di circa 65.000 delle 85.000 persone della comunità Herero uccise e di almeno 10.000 delle 20.000 dei Nama. “Il riconoscimento della colpa e la nostra richiesta di scuse è un passo importante per accettare questi crimini e - ha detto Maas - definire il futuro insieme”.
Il presidente francese Macron riconosce a sua volta la responsabilità della Francia nel genocidio in Ruanda. “La Francia ha fatto prevalere per troppo tempo il silenzio sull'esame della verità rispetto al genocidio del 1994 in Rwanda” - ha detto Emmanuel Macron, nel corso dell'atteso discorso a Kigali. La visita di Macron a Kigali è volta a riconciliare la Francia con il Rwanda, dopo oltre 25 anni di tensioni legate al ruolo svolto da Parigi in questa immane tragedia. “Questo percorso di riconoscimento, attraverso i nostri debiti, i nostri doni, ci offre la speranza di uscire da questa notte e di camminare nuovamente insieme. Su questo cammino - ha proseguito Macron - solo coloro che hanno attraversato la notte possono, forse, perdonare, farci il dono di perdonarci”.
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