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Beirut – Lo sfogo del giudice Ghada Aoun


Il pubblico ministero di Mount Libano, giudice Ghada Aoun, ha indirizzato una lettera al Consiglio Superiore della Magistratura, in cui dichiara: "A coloro che hanno il compito di preservare lo Stato di diritto e il prestigio della magistratura...tutto ciò che si può riassumere nell’illustrare la fase attuale si può esprimere in due parole: prendere di mira i giudici intimidirli. A volte sono stata presa di mira con calunnie e insulti, in modo simile a quello che è successo durante l'episodio TV “It's About Time”, e altre volte, i giudici Jean Tannous o Amani Salameh, e ancora, Mariana Anani sono presi di mira …Come mai? Perché hanno osato aprire file che persone influenti in questo Paese non vogliono rendere noti per generalizzare la regola dell'impunità…”

Il giudice Aoun ha affermato che tale "regressione morale" nel trattare con un giudice a causa dell'apertura di un dossier, condotta dal professionista dei media Ghanem e dall'avvocato Habka, non può essere tollerata, particolarmente in un paese che afferma che la sua capitale è la madre della legislazione... Pertanto, vi invito a intervenire per fermare queste feroci campagne contro i giudici, non solo per preservare il prestigio del giudice stesso, ma anche per prevenire la generalizzazione del fenomeno dell'immoralità e dell'impunità di certi media”, ha concluso il giudice Aoun.

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