Assadakah News - Continuano i raid aerei dei caccia israeliani sul Libano. La Croce Rossa ha denunciato che i suoi paramedici sono rimasti feriti durante operazioni di soccorso. I soccorritori sono rimasti feriti quando i missili hanno colpito una casa dove si trovavano "in coordinamento" con Unifil. Una nota spiega: "Mentre la squadra era alla ricerca di vittime da soccorrere, la casa è stata colpita per la seconda volta, ferendo i soccorritori e causando danni a due ambulanze''. Nella notte i jet israeliani hanno preso di mira il villaggio di Kfar Tebnit in Libano distruggendo una moschea e uccidendo almeno cinque persone. A Beirut, soprattutto nella partre meridionale, interi quartieri sono stati rasi al suolo.
Altri raid sono stati condotti contro i villaggi di Tiro e Bint Jbeil e le località di Dahaira, Alma AlShaab e Naqura, dove ieri è stato ferito un casco blu (5 in tutto nelle ultime 48 ore). Intanto cresce la protesta per l'aggressione subita dalla forza Unifil: sono 40 le nazioni, che contribuiscono alla forza di pace delle Nazioni Unite, a "condannare fermamente i recenti attacchi" contro le forze di pace. "Tali azioni devono cessare immediatamente", si legge nella dichiarazione congiunta, pubblicata su X e firmata da tutte le nazioni con in testa Indonesia, Italia e India, le più presenti in Libano. Il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, ha espresso "profonda preoccupazione" per l'accaduto al ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, invitandolo a "garantire la sicurezza e l'incolumità delle forze Unifil".
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