Assadakah Beirut - Il 4 maggio si è svolto presso la base "Millevoi" di Shama, nel Libano meridionale, il 150esimo Corso di diritto internazionale umanitario dei conflitti armati per operatori internazionali, svolto dalla Croce rossa italiana a favore di 30 militari italiani e stranieri impiegati nel Settore ovest di Unifil. Lo rende noto un comunicato stampa della Forza di interposizione in Libano delle Nazioni Unite. Articolato su quaranta ore di studio suddivise tra lezioni frontali "a distanza" e momenti di esercitazione in sottogruppi, il corso é stato condotto da docenti universitari, istruttori di diritto internazionale, consiglieri giuridici e da personale della Croce rossa altamente qualificato, collegatosi da ogni parte d'Italia.
Particolarmente significative e preziose sono state le lectio magistralis del dottor Nicola Pedde, direttore dell'Institute of Global Studies e del Professor Edoardo Greppi, luminare del diritto internazionale umanitario. In considerazione della presenza di personale straniero appartenente al comando multinazionale del Settore ovest, le lezioni e le esercitazioni di applicazione delle norme di diritto internazionale in casi concreti, si sono svolte totalmente in lingua inglese. Nel pieno rispetto della prospettiva di genere, il corso ha visto un'equa partecipazione di personale femminile e maschile qualificandosi pertanto come un'attività attenta alle tematiche gender. Nei sei giorni di lezione sono stati affrontati molteplici e interessanti tematiche del Diritto internazionale dei conflitti armati tra cui i principi di proporzionalità, limitazione e distinzione e argomenti di assoluta attualità che riguardano i diritti umani e il fenomeno migratorio, l'esperienza della Cri, il trattamento dei prigionieri di guerra, l'uso e l'abuso dell'emblema di protezione ed il movimento internazionale della Croce rossa e della Mezzaluna rossa. Al termine del Corso - il primo in assoluto svolto in questa modalità totalmente a distanza e in lingua inglese - si é svolta una ristretta cerimonia di consegna degli attestati di partecipazione ad una rappresentanza dei militari frequentanti e le parole del comandante, generale di brigata Davide Scalabrin, hanno sottolineato "l'importanza assoluta di approfondire la conoscenza di norme fondamentali per lo svolgimento del nostro lavoro in ogni ambito di impiego e in ogni tipologia di operazione".
Il comandante ha poi ringraziato i docenti per "la comprovata competenza e la passione che hanno infuso nel trasmettere ai partecipanti una materia così ampia e difficile, in una modalità tecnicamente complessa derivata dai collegamenti tra i militari del Sector West e i docenti". Il colonnello dell'Aeronautica militare Francesco Elia, direttore del corso della Croce rossa italiana, ha ringraziato tutto il personale partecipante per l'interesse dimostrato verso la materia, testimonianza di come "la diffusione della conoscenza delle norme del diritto internazionale umanitario, uno degli scopi principali della Croce rossa internazionale, sia fondamentale per il lavoro svolto dai militari sul campo nei difficili teatri operativi in cui sono impiegati". Un ringraziamento particolare e' stato espresso al personale della Brigata Alpina "Taurinense" che grazie alla propria esperienza e professionalità ha reso possibile questo corso pur in un contesto limitato dalla distanza e dalle difficoltà dovute all'attuale situazione sanitaria.
Il 29 aprile scorso presso la base navale di Beirut, si e' svolta la cerimonia di firma dell'annesso tecnico all'accordo bilaterale per la co-produzione di cartografia nautica "Implementing technical Annex between the Lebanese Navy Hydrographic Service and the Italian Hydrographic Institute about the co-production of Electronic Nautical Charts (Encs) and Paper charts" alla presenza dell'ambasciatrice d'Italia in Libano, Nicoletta Bombardiere, del capo di Stato maggiore della Marina libanese, captain commodore Haissam Dannaoui, del direttore dell'Istituto idrografico della Marina (Iim), contrammiraglio Massimiliano Nannini, del direttore del Lebanese Navy Hydrographic Service (Lnhs), colonnello Afif Ghaith e dell'addetto per la Difesa in Libano, colonnello Marco Zona. Lo riferisce un comunicato stampa dell'ambasciata d'Italia. La cerimonia e' stata anche l'occasione per la donazione da parte dell'Iim alla Marina militare libanese di strumentazione idrografica in sostituzione di quella già donata in passato ma andata distrutta dopo l'esplosione del 4 agosto al porto di Beirut.
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