Assadakah News Agency - Bahrain Steel Company, controllata da Foulath Holding Company, gruppo industriale con importanti investimenti nel settore dell'acciaio in tutto il Regno, ha annunciato il lancio di progetti per un valore di 250 milioni di dollari nell'ambito del tema "Reimagining Sustainability".
Il lancio dei progetti comprende la costruzione di un capannone industriale e di un impianto solare su un terreno dedicato a sostenere le attività dell'azienda. Progettato per catturare le emissioni di polvere di minerale di ferro nell'aria, il nuovo capannone della Bahrain Steel è destinato a diventare l'edificio pre-ingegnierizzato più grande del mondo, con una lunghezza di 1.500 metri, una larghezza di 172 metri un'altezza di 42 metri. Il completamento del capannone è previsto per il 2026. Questa struttura si concentrerà principalmente sul controllo delle emissioni di polvere nell'aria provenienti dal deposito di materie prime in caso di forti venti. Una volta completato, il progetto favorirà il miglioramento della qualità dell'aria e aumenterà la sicurezza dei lavoratori del campo, delle aree circostanti e delle comunità vicine. Questi progetti saranno inaugurati su una parte di un nuovo terreno industriale situato nella Salman Industrial City di 368.000 metri quadrati, destinato specificamente alle operazioni e ai progetti della Bahrain Steel in collaborazione con il Ministero dell'Industria e del Commercio.
L'evento si è svolto alla presenza di Shaikh Khalid bin Abdulla Al Khalifa, Vice Primo Ministro, e di altri alti funzionari di Foulath Holding Company e Bahrain Steel. Intervenendo al lancio, Shaikh Khalid ha sottolineato l'importanza di realizzare progetti al passo con il processo di sviluppo globale del Regno, tenendo conto dei più alti standard di sostenibilità ambientale. Lodando le iniziative della Bahrain Steel Company, il vice premier ha affermato che esse consolidano la posizione del Regno come leader dell'industria siderurgica nella regione e nel mondo, adottando politiche responsabili volte a raggiungere l'obiettivo del Regno di neutralità zero’ entro il 2060.
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