Assadakah News - È stata una marcia suggestiva quella che da Santa Maria degli Angeli, è giunta alla Basilica di Assisi, domenica 29 settembre, per i cristiani un giorno particolarmente significativo. Famiglie, gruppi di amici, persone anche sole, si sono ritrovate a camminare e conversare con tanti altri, tutti impegnati a perseguire una meta così difficile da raggiungere, che oggi sembra allontanarsi sempre più. La speranza però esiste, e la grande marcia per la Pace di Assisi ne è stata conferma: la volontà di insistere a perseguire l’obitetivo della convivenza, della cooperazione e della comunanza di differenze, che è da sempre la linea di azione di Assadakah., e soprattutto non negare la verità e la giustizia per i popoli in difficoltà.
Molti i cori e gli striscioni a sostegno del popolo palestinese e libanese, vessati dalla criminalità internazionale del sionismo, con la complicità dell'Occidente. I partecipanti della grande marcia chiedono l'uscita dell'Italia dalla Nato, l'interruzione dell'invio di armi a Israele e a Kiev, per fermare la guerra per procura contro la Russia che si consuma nel sangue ucraino e quella di Israele che si accanisce contro la popolazione palestinese, libanese, siriana e non solo, e l’antico borgo di Assisi si presta da sempre come simbolo della Pace.
I numeri sono significativi: oltre quattromila i partecipanti all’iniziativa, provenienti da tutto il Paese. Gli organizzatori hanno dichiarato che non vuole essere un evento-passerella, che finisce laddove inizia, ma un apripista a un grande movimento per la Pace in Italia e non solo. Un'iniziativa "dal basso" che aspira a ciò che c'è di più alto.
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