Roberto Roggero* - Fin dal primo giorno di attività, Assadakah News si è assunta il compito di essere una vetrina-ponte fra Mondo arabo, Italia ed Europa, ma secondo una linea editoriale volutamente differente dalla massa dell’informazione consueta, e soprattutto di fare informazione su argomenti e avvenimenti che l’informazione consueta e dominante non tratta o affronta in modo superficiale, grazie soprattutto alla associazione internazionale italo-Araba Assadakah, con cui lavora in parallelo, e in particolare al riconoscimento ufficiale della Lega degli Stati Arabi. Non certo per presunzione, ma per un ben preciso motivo: le agenzie di informazione, statali, governative o no, illustrano costantemente avvenimenti politici che avvengono sotto gli occhi di tutti.
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Assadakak News ha scelto invece i coni d’ombra, sia degli avvenimenti di politica internazionale, sia soprattutto della cultura, della cooperazione, della convivenza, dell’editoriale su aspetti sempre poco trattati, dei Paesi del mondo arabo di cui non si parla mai abbastanza, come Sudan, Paesi del Sahel, Yemen, con corrispondenti del posto, in tutte le principali capitali arabe, dove l’informazione occidentale è poco presente, come Teheran o Yerevan, per citarne solo due fra molte, e con collegamenti diretti con rappresentanze europee ed extraeuropee come cin la Federazione Russa. A completare il tutto, conferenze, incontri con figure di livello internazionale, interviste inedite ed esclusive.
La rete di collaboratori internazionali e di quelli in Italia, ha messo in moto un meccanismo complesso, ben oliato, che oggi funziona con gli stessi obiettivi.
Fare informazione con un ben collaudato metodo alternativo, quando occorre anche controcorrente, non allineato al cosiddetto mainstream che ragiona secondo il “dire tutto per non dire niente”. Una scelta fatta non per posizione o per seguire una moda, ma per libera scelta che riteniamo giusta e fedele alla deontologia professionale, oltre che basata sull’esperienza di giornalisti con alle spalle decenni di corrispondenza di guerra, e docenti, esponenti del mondo intellettuale e diplomatico, dell’istruzione, e alla collaborazione con associazioni e organizzazioni che hanno gli stessi obiettivi.
Fare e offrire informazione non tanto diversa, quanto per dare voce a voci mai abbastanza ascoltate. Dire ciò che gli altri non dicono, anche sfidando ogni censura. Una missione ogni giorno in salita, che però siamo convinti valga la pena di portare avanti.
(*Direttore responsabile Assadakah News)
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