Assadakah News Agency - Il responsabile delle relazioni internazionali di Assadakah Talal khrais ha considerato lo stabilimento delle relazioni diplomatiche tra il paese amico, il Sultanato dell'Oman, e la Santa Sede un passo molto importante in direzione della stabilità e la pace del Mondo" sia la Santa Sede che il Sultanato dell'Oman operano per la pace" ha detto Khrais.
L'accordo, stipulato sulla base della convenzione di Vienna sulle relazioni diplomatiche del 18 aprile 1961, prevede una Nunziatura apostolica presso il Sultanato dell'Oman e un'Ambasciata presso la Santa Sede. L'auspicio è che così "la Chiesa cattolica in Oman, attraverso sacerdoti e religiose, possa continuare a contribuire al benessere sociale del Sultanato"
La Santa Sede e il Sultanato dell'Oman hanno stabilito pieni rapporti diplomatici. Come spiega una nota diffusa dalla Sala Stampa vaticana, "desiderosi di promuovere la comprensione reciproca e rafforzare ulteriormente l'amicizia e la cooperazione tra Santa Sede e Oman; convinti che l'instaurazione di relazioni diplomatiche serva gli interessi comuni di Santa Sede e Oman; guidati dai principi di uguaglianza sovrana, indipendenza, integrità territoriale e non interferenza; hanno deciso di istituire, sulla base della Convenzione di Vienna sulle relazioni diplomatiche del 18 Aprile 1961, pieni rapporti diplomatici a livello di Nunziatura Apostolica presso il Sultanato di Oman e di un'Ambasciata presso la Santa Sede".
La cerimonia della firma si è svolta a New York, nella sede della Missione permanente del Sultanato presso l’Onu, con i rappresentanti della Santa Sede, l’osservatore permanente presso le Nazioni Unite Gabriele Caccia, e dell’Oman, l’ambasciatore Mohammed Al Hassan.
Con l’Oman salgono a 184 gli Stati che intrattengono relazioni diplomatiche con la Santa Sede. Una decisione mossa anche dall'auspicio che - si legge nella nota - "con l’allacciamento delle piene relazioni diplomatiche con la Santa Sede, la Chiesa Cattolica in Oman, attraverso sacerdoti e religiose, possa continuare a contribuire al benessere sociale del Sultanato".
Il Sultanato dell’Oman è situato nella parte sud-orientale della penisola arabica, confina con gli Emirati Arabi Uniti a nord-ovest, con l’Arabia Saudita a ovest e con lo Yemen a sud-ovest, ed è bagnato dal golfo di Oman e dal mare Arabico. A livello amministrativo l’Oman è diviso in 11 governatorati (Muḥāfaẓa), a loro volta suddivisi in 61 province (Wilaya). La capitale è Mascate. A livello istituzionale, l’Oman si presenta come una monarchia, con un sistema sultanale, a capo del quale – dall’11 gennaio 2020 – c’è il Sultano Haitham bin Ṭāriq bin Taimūr Āl Saʿīd. Vige un sistema bicamerale che prevede una camera eletta dal popolo, un Consiglio Consultivo Majlis Al-Shura, composto da rappresentanti eletti con mandato di 4 anni, ed un Consiglio di Stato, Majlis Al-Dawla, formato da membri di nomina reale.
La Legge Fondamentale dell’Oman dichiara l’Islam religione di Stato e la sharia principale fonte della legislazione nazionale; tuttavia al suo interno è anche affermata la libertà di religione, unitamente al divieto di discriminazioni su base confessionale. Circa la Chiesa Locale, il territorio dell’Oman fa parte del Vicariato Apostolico dell’Arabia del Sud, con sede ad Abu Dhabi, affidato alle cure pastorali di monsignor Paolo Martinelli, OFM. Quattro le parrocchie nel Paese, in cui svolgono il loro ministero 12 sacerdoti.
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