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Immagine del redattoreLetizia Leonardi

Artsakh - Sosé Balasanyan grande patriota e atleta di arti marziali


Ellina Hovsepyan (Assadakah Roma News) - Girando per l'autoproclamata Repubblica d'Artsakh si incontrano persone, belle persone, interessanti. Una di queste è Sosé Balasanyan. Lei è nata il 24 luglio del 1990. Dopo la scuola, ha proseguito gli studi nell'Università dell'Artsakh, poi ha fatto il Master in "L'educazione fisica e addestramento militare delle reclute". Dal 2004 Sosè pratica judo, karate, sambo (un'arte marziale di origine russa di difesa personale senz'armi) partecipando a diversi concorsi, ottenendo medaglie e portando alto il nome dell'Armenia. Una sportiva ma anche una grande patriota. Non ha mai esitato, anche se di nascosto, anche se rischiava una multa, a tirare fuori la bandiera dell'Artsakh. Sosé è molto forte e coraggiosa. Nel 2012 ha participato a Mosca a un torneo europeo ed è arrivata al podio, aggiudicandosi il terzo premio. L'anno successivo, a San Pietroburgo ha ottenuto il terzo posto al torneo mondiale di sambo, alla presenza del presidente Putin. Nel 2015 a Baku ha partecipato al primo torneo europeo e due anni dopo, nel 2017 in Serbia, è arrivata seconda al torneo mondiale di judo. Poi, nel 2018, è arrivata a Milano aggiudicandosi il terzo posto di campionessa di judo, mentre in Kazakistan è arrivata addirittura seconda.


Nel 2019-2020 avrebbe dovuto partecipare a un torneo mondiale ma è partita per il fronte, per difendere la patria. In piena pandemia l'Azerbaidjan ha infatti attaccato l'Artsakh. Sosé non parla solo di sport...ma anche della guerra. Nella prima linea dove stava lei, era l'unica ragazza fianco a fianco dei soldati, alcuni dei quali erano anche suoi allievi. Mi ha confessato come sia difficile al fronte non avere la possibilità di compiere quelli che consideriamo azioni normali, come lavarsi o avere dell'acqua da bere. Quello che sembra normale nella quotidianità, in guerra diventa un grosso problema. Ha confidato che dopo quello che è successo il suo mondo è cambiato. Ha perso tanti amici, tanti colleghi sportivi che potevano avere un brillante futuro, una splendida carriera ma, seppur tanto giovani, hanno scelto di dare la vita per l'Artsakh, pensando che il mondo intero avesse appoggiato questa causa giusta e ne avesse parlato. Ma lei, quando l'ho incontrata, era molto delusa, disperata...È stata dura, per lei andare da suoi allunni, guardare i bambini negli occhi. Cosa poteva dirgli? Come poteva spiegare cosa era successo? Come poteva dargli il coraggio necessario?


Avendo il Master nello sport ed essendo un'onorata insegnante lei ha trovato la forza dello spirito e la fiducia nel suo mestiere ma la cosa più importante è che lei ha capito che questi ragazzi hanno bisogno di lei. Oggi Sosé Balasanyan insegna sambo e judo, ha più di 40 allunni, che hanno dai 5 fino ai 15 anni. Lei è molto severa e molto disciplinata, ma anche molto amata. Ai suoi allievi dice sempre: "Siete qui per proteggere voi stessi, la vostra famiglia, la vostra patria e solo dopo vengono i premi e i riconoscimenti. È una ragazza splendida, ha un bellissimo sorriso, ma anche degli occhi molto profondi. La sua anima è ferita ma, nonostante tutto, è talmente gioiosa che se non la conosci, se non conosci il suo passato, sembra che viva a New York, non in Artsakh, e che sia senza pensieri e senza problemi. In città la conoscono tutti. Ieri ci siamo incontrate per caso. Mi ha portato davanti alla tomba del nostro eroe della prima guerra in Artsakh, Ashot Ghulyan, si è fatta il segno della croce e mi ha detto che dobbiamo essere fieri e felici di stare davanti questa tomba. Una persona come lei trasmette forza. Stare accanto a lei fa sentire fieri e dà sicurezza. È venuta spesso da me a bere un caffè italiano, le piace il mio tiramisù ma quando le ho chiesto se pensa di andarsene e cercare un futuro altrove lei mi ha risposto che ha tanti progetti ma non lascerà mai la sua terra e la sua Patria.


È molto attiva sui social e su youtube, spera che un giorno ci sarà giustizia e gli armeni vivranno di nuovo pacificamente in Artsakh. Per gli azeri è una provocatrice e una terrorista ma la loro forse è solo invidia perché non hanno persone così forti, determinate, così attaccate alle radici e alla propria terra come Sosé Balasanyan. Oggi tutto cambia velocemente e spesso capisci che in un mondo così falso, anche se la vita è molto dura... la verità è qui...In Artsakh

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