Assadakah Yerevan - Il prossimo incontro dei rappresentanti speciali di Armenia e Turchia per la normalizzazione potrebbe aver luogo a Vienna, ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri armeno, Vahan Hunanyan, il quale ha commentato le osservazioni del ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, secondo cui gli incontri dovrebbero svolgersi o in Armenia o in Turchia, come atto di buona volontà.
Il portavoce del ministero degli Esteri ha affermato che l'Armenia ha offerto alla Turchia di aprire la frontiera terrestre per i titolari di passaporto diplomatico, tuttavia la Turchia sta ritardando la risposta.
Hunanyan conferma l’intesa preliminare tra le parti sul prossimo incontro che potrebbe svolgersi a Vienna, dichiarando che la conferma verrà comunicata appena ci sarà la definitiva conferma. Durante i precedenti tentativi di normalizzazione, gli incontri si sono svolti incontri in Armenia e Turchia, sia a livello di negoziatori che di presidenti, ma non hanno portato a risultati concreti. Vi è comunque la volontà politica di raggiungere la normalizzazione e la disponibilità a compiere passi chiari e concreti. Da parte armena si sono avute diverse conferme, e ci si aspetta lo stesso dalla Turchia. Hunanyan ha dichiarato che se c'è la volontà, il luogo degli incontri diventerà semplicemente una questione tecnica.
Inoltre, la proposta di tenere le riunioni dei rappresentanti speciali in Armenia e in Turchia mostra che, nella comprensione della Turchia, il processo ha natura interamente bilaterale. In questo caso, sarebbe stato ragionevole non ascoltare le dichiarazioni dei rappresentanti della Turchia secondo cui stanno portando avanti il processo in coordinamento con l'Azerbaijan.
Parlando della normalizzazione delle relazioni Armenia-Turchia il ministro Cavusoglu ha menzionato la necessità di passi “coraggiosi”, e a tale proposito, la parte armena concorda pienamente con la necessità di compiere passi coraggiosi. Hunanyan ha dichiarato: “Abbiamo dimostrato in numerosi modi la disponibilità ad andare avanti, anche con la partecipazione del nostro ministro degli Esteri al Forum della diplomazia di Antalya e la revoca dell'embargo economico. Anche il ripristino dei voli tra Armenia e Turchia è stato un importante passo bilaterale. Siamo convinti che l'unica strada per andare avanti implichi passi continui e chiari. Ad esempio, abbiamo offerto alla parte turca, per la prima fase, di aprire la frontiera terrestre per i titolari di passaporti diplomatici, ma la parte turca sta ritardando. Riteniamo che questo sarebbe un passo piccolo ma sostanziale, soprattutto logico. Siamo fiduciosi che sarà possibile ottenere risultati in questo problema”.
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