top of page
Immagine del redattoreLetizia Leonardi

Armenia - Nuova frontiera delle startup


Letizia Leonardi - La Repubblica d'Armenia apre le porte ad imprese emergenti grazie a interessanti incentivi statali. Diventa così terra di conquista di startup, soprattutto statunitensi. Aziende che arrivano da Paesi esteri e imprese armene che tornano in patria con un bel bagaglio di esperienze da condividere con altri imprenditori. Nel difficile biennio 2020-2022, ancora toccato dalla pandemia, gli investimenti nelle startup armene sono stati di ben 48 milioni di dollari. E un modo per promuovere l'innovazione è proprio questo scambio di know-how aziendale.

D'altra parte questi ottimi risultati non dovrebbero stupire più di tanto. L'Armenia, nel periodo sovietico, è stata infatti una delle Repubbliche più industrializzate. In particolare, la capitale Yerevan è stata uno dei cinque centri di ricerca scientifica più importanti dell’ex Unione Sovietica precorrendo i tempi. Quella che infatti oggi chiamiamo intelligenza artificiale, negli anni '60 si denominava modellazione statistica e successivamente era definita machine learning. Unendo quindi questa fondamentale tradizione scientifica con una attiva cultura di startup, si ottengono degli interessantissimi risultati che possono lanciare la piccola Repubblica caucasica in campo economico.

Per attirare investimenti e capitali il governo di Yerevan ha promosso anche un programma di interessanti incentivi fiscali. L'imposta fissa prevista a carico delle imprese su stipendi e salari è solo del 10% e per quanto riguarda le startup tecnologiche non sono soggette ad alcuna imposta sul reddito. Gli adolescenti poi, grazie al programma Tumo, possono usufruire gratuitamente di un programma educativo e formativo all'avanguardia che costa al governo 60 milioni di dollari. Il premier Pashinyan ha capito l'importanza di investire nelle nuove generazioni per assicurare un futuro prospero al proprio Paese. Tuttavia, già nel 2018 il vice premier Tigran Avinyan aveva guidato una delegazione di funzionari governativi negli Stati Uniti per firmare un accordo di investimento tra i due Paesi di 30,5 milioni di dollari.


Comments


bottom of page