Armenpress-Assadakah Yerevan - L'Armenia denuncia l'infiltrazione nel proprio territorio di militari delle Forze armate dell'Azerbaigian nella zona di confine della regione di Syunik (nell'area del lago Sev, delle montagne Mets Ishkhanasar e Tsghuk). Lo denuncia l'ambasciata armena a Roma, secondo cui ieri,( il 13 maggio) in violazione del diritto internazionale, le truppe azere sono avanzate per circa 3-4 chilometri in territorio armeno, concentrandole nella zona del Lago Sev sulle colline adiacenti. Sono stati, inoltre, identificati altri gruppi che si sono posizionati nelle aree circostanti. Secondo alcune informazioni, nell'area del lago Sev, si troverebbero circa 150 militari azeri e altri 250 nell'area del villaggio Ishkhanasar.
Queste operazioni si stanno svolgendo nel contesto delle esercitazioni militari che si terranno in Azerbaigian dal 16 al 20 maggio che, secondo le informazioni ufficiali, coinvolgeranno circa 15.000 militari. L'annuncio sulle esercitazioni militari è stato diffuso solo il 12 maggio, circostanza costituisce un'ennesima violazione delle pertinenti disposizioni del Documento di Vienna, si legge in una nota dell'ambasciata. L'Armenia auspica, da parte dei Paesi partner e amici, una reazione immediata, nonché un intervento attivo, compreso un'influenza diretta sull'Azerbaijan, affinché cessi le palesi azioni provocatorie e le incursioni nel territorio della Repubblica d'Armenia, afferma la rappresentanza di Erevan.
La Repubblica d'Armenia, in conformità con la Carta delle Nazioni Unite, si riserva il diritto di proteggere la propria sovranità e l'integrità territoriale con tutti i mezzi disponibili.
Qualora le truppe di Baku non si ritirassero dal territorio della Repubblica d'Armenia entro un breve e ragionevole lasso di tempo, la parte azera si assumerà la piena responsabilità per la successiva escalation, si legge nella nota dell'ambasciata.
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