Assadakah Yerevan - Si è svolto a Minsk un incontro trilaterale tra il procuratore generale dell'Armenia, Artur Davtyan, il procuratore generale della Russia Igor Krasnov e il procuratore generale dell'Azerbaigian Kamran Aliyev. Nell'ambito delle competenze degli uffici del procuratore dei tre paesi, le parti hanno discusso i modi per trovare nuove opportunità per risolvere le questioni umanitarie e legali esistenti che sorgono a seguito della guerra scatenata contro l'Artsakh e le questioni relative all'attuazione degli accordi raggiunti nei due precedenti incontri sulla stessa agenda nel 2021.
Le parti hanno sottolineato l'importanza di mantenere il formato trilaterale dei procuratori generali come piattaforma efficace per mantenere i contatti nella sfera legale per garantire stabilità, legittimità, riduzione dell'escalation, diritti fondamentali alla vita e sicurezza della popolazione nella regione.
A questo proposito, sono stati sottolineati gli sforzi diligenti e coerenti dell'Ufficio del Procuratore Generale della Federazione Russa e personalmente del Procuratore generale della Federazione Russa Igor Krasnov volti a soddisfare pienamente i requisiti umanitari della dichiarazione trilaterale del 10 novembre.
Il procuratore generale dell'Armenia Artur Davtyan ha osservato che, nonostante l'accordo raggiunto durante le precedenti riunioni trilaterali sugli incidenti sulla linea di contatto delle forze armate armeno-azere e sullo scambio mediato di informazioni operative sulle indagini in corso, le violazioni del cessate il fuoco sono continuate, con conseguente vittime umane, nuove minacce alla realizzazione dei diritti vitali e della sicurezza sono state create per la popolazione civile.
Come ovvio esempio, il procuratore generale dell'Armenia ha fatto riferimento alle azioni compiute dalle forze armate azere nella direzione dell'insediamento di Parukh, a seguito delle quali 3 militari sono stati uccisi e 16 militari sono rimasti feriti. Arthur Davtyan ha sottolineato la necessità di indagare adeguatamente sulle azioni nel villaggio di Parukh, nonché su altri casi di gravi violazioni del cessate il fuoco. Il procuratore generale dell'Armenia Artur Davtyan ha sollevato in particolare la questione della mancata attuazione dell'8° punto della dichiarazione trilaterale del 10 novembre 2020. Ha sottolineato che il rapido ritorno di 38 detenuti armeni confermato dall'Azerbaigian è fondamentale per ripristinare la fiducia tra le parti, stabilire una pace duratura nella regione e stabilire garanzie di sicurezza, sottolineando il pieno adempimento dei requisiti umanitari della dichiarazione trilaterale dell'Armenia. È stato raggiunto un accordo per continuare i colloqui con la mediazione della parte russa al fine di risolvere pienamente le questioni umanitarie in breve tempo.
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