Letizia Leonardi (Assadakah Roma News) - Pubblicata in questi giorni una dichiarazione congiunta tra Armenia e Usa che ha seguito l'incontro dei giorni scorsi tra il segretario di Stato Antony Blinken e il ministro degli Esteri armeno, Ararat Mirzoyan, in occasione del 30° anniversario delle relazioni bilaterali e dell'annuale Dialogo strategico Usa-Armenia. Le due delegazioni hanno espresso grande soddisfazione per lo stato delle relazioni bilaterali e per le prospettive di ulteriore espansione del partenariato bilaterale. Washington ha ribadito il suo impegno per il rafforzamento delle istituzioni democratiche ed economiche dell'Armenia per garantire "una migliore governance e una maggiore prosperità. I funzionari dei due Paesi hanno anche discusso questioni relative alla sicurezza dei confini e il partenariato nei campi della difesa e della sicurezza, della gestione dei disastri, del supporto medico e del mantenimento della pace. A tal proposito il ministro degli Esteri armeno Mirzoyan e la delegazione armena hanno tenuto incontri definiti molto costruttivi con l'amministratrice dell'Agenzia Usa per lo sviluppo internazionale (Usaid), Samantha Power, e con la sottosegretaria di Stato agli Affari politici, Victoria Nuland.
Stati Uniti e Armenia hanno firmato un memorandum d'intesa per la cooperazione sulla produzione di energia nucleare a scopo civile che consentirà alla Repubblica caucasica di approfondire la partnership con l'America, grazie alle buone relazioni con Washington.
Il dipartimento di Stato americano, in una nota, ha precisato che: "L'intesa migliora la nostra cooperazione sulla sicurezza energetica e rafforza le nostre relazioni diplomatiche ed economiche. Gli Stati Uniti e l'Armenia mantengono una cooperazione di lunga data in tutta l'ampiezza dei nostri rapporti, anche nei settori della sicurezza, dell'energia, del commercio e della non proliferazione. L'approfondimento della nostra cooperazione nel settore dell'energia nucleare civile, della scienza e della tecnologia rafforzerà le nostre relazioni bilaterali strategiche e avrà un impatto positivo ad ampio raggio sul modo di lavorare insieme".
Ma l'Armenia in questi giorni sta dialogando anche con la Russia per arrivare al più presto ad una stabilizzazione del Paese dopo la ripresa delle manifestazioni, nella capitale armena, da parte delle forze di opposizione che chiedono le dimissioni del premier armeno Nikol Pashinyan a causa delle sue richieste di un accordo di pace formale con l'Azerbaijan. Il 4 maggio moltissimi manifestanti sono scesi in piazza bloccando le strade di Yerevan riportandoci indietro nel tempo e precisamente alla rivoluzione di velluto del 2018. il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha dichiarato: "Le manifestazioni dell'opposizione in
Armenia sono interamente e completamente un affare interno. Ma l'Armenia è nostro alleato e uno Stato amico e quindi, certamente, siamo interessati a vedere la fine di questo periodo di difficoltà il più presto possibile e a vedere ricominciare un periodo di stabilità".
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