Roberto Roggero - "The Last Repair Shop", dei registi (già nominati nel 2021 e vincitori nel 2022) Ben Proudfoot e Kris Bowers, che presenta un personaggio armeno centrale nella storia, è entrato nella rosa dei candidati all'Oscar come miglior documentario corto.
Il film racconta la storia di quattro artigiani che aiutano a mantenere in buono stato oltre 80mila studenti di strumenti musicali a Los Angeles, guidati dall'affascinante direttore generale, Steve Bagmanyan, che ha dovuto affrontare la persecuzione etnica in Azerbaijan negli anni '80. Il film fonde storie personali, inaspettatamente intime, con i racconti emotivi e diretti dei veri studenti musicisti per i quali i loro strumenti hanno fatto la differenza.
Un importante traguardo
A un mese dalla presentazione delle nomination per la 96a edizione degli Oscar, l'Academy ha annunciato i finalisti in 10 categorie. Ciascuna rosa dei candidati è determinata dai membri del ramo corrispondente, ad eccezione dei lungometraggi internazionali e dei cortometraggi dal vivo. Le nomination saranno annunciate il 23 gennaio 2024, mentre la cerimonia è in programma il 10 marzo 2024 al Dolby Theatre di Hollywood.
Dall’Armenia le proposte per la candidatura come miglior film straniero sono diverse, fra queste “Amerikatsi” del regista Michael Goorjian. E’ stato selezionato nella categoria Film internazionali per la 96a edizione degli Academy Awards ed è la prima volta che un film armeno viene selezionato direttamente dalla Academy.
E’ un film drammatico armeno scritto, montato, diretto e interpretato da Michael Goorjian, proposto insieme ad altri 14 film, fra i quali molte proposte interessanti da Paesi arabi e musulmani, come il Marocco con “La madre di tutte le bugie”, di Asmae El Moudir); la Tunisia con “Quattro figlie”, della regista Kaouther Ben Hania. L’Italia ha proposto il film “Io Capitano” di Matteo Garrone.
Comments