Patrizia Boi (Assadakah News) - La XXVI edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico (Bmta) si è svolta a Paestum, offrendo un’occasione unica per promuovere il dialogo tra culture e sostenere la pace attraverso la valorizzazione del patrimonio culturale. Con oltre 600 relatori da più di 100 paesi, l’evento si è affermato come punto di riferimento mondiale per la promozione delle destinazioni turistico-archeologiche, come ha sottolineato il fondatore Ugo Picarelli.
Quest’anno, la manifestazione ha dedicato ampio spazio alla cooperazione culturale italiana, grazie all’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), che ha presentato i suoi progetti in Tunisia, Marocco, Giordania e Iraq.
L’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e il Turismo Archeologico come Ponte tra i Popoli
L’AICS, rappresentata dal direttore Marco Riccardo Rusconi, ha illustrato i risultati delle attività culturali in ambito mediterraneo e medio-orientale, con investimenti per oltre 100 milioni di euro destinati a 120 iniziative in circa 30 Paesi dal 2016 a oggi. Questi interventi, allineati agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030, si concentrano su quattro ambiti: protezione del patrimonio culturale, sviluppo delle industrie culturali e creative, promozione del turismo sostenibile e sensibilizzazione alla cultura. L’obiettivo di tali progetti non è solo conservare, ma anche trasmettere competenze, sostenendo le economie locali attraverso il turismo e l’artigianato culturale.
Progetti di Restauro e Sviluppo Sostenibile nel Mediterraneo e in Medio Oriente
Uno dei principali progetti illustrati è stato il restauro del mosaico di Madaba, in Giordania. Questo straordinario mosaico, risalente al VI secolo, rappresenta una mappa della Terra Santa e ha beneficiato dell’esperienza italiana per ripristinare le sue originarie policromie. Gli interventi, realizzati con maestranze locali sotto la guida di esperti italiani, hanno contribuito a creare una rete di competenze locali nel settore del restauro, valorizzando il patrimonio giordano in modo sostenibile.
Un altro importante progetto in Tunisia ha riguardato il Complesso di Santa Croce a Tunisi, che l’AICS sta trasformando in un Centro Mediterraneo per le Arti Applicate. Questo centro è destinato a promuovere le arti e i mestieri tradizionali tunisini, preservando così il ricco patrimonio artigianale del Paese. Il restauro del complesso ha incluso il recupero degli elementi architettonici originari, accompagnato dalla creazione di spazi per la formazione dei giovani.
Libano e il Programma CHUD: Salvaguardare il Patrimonio e Promuovere lo Sviluppo Urbano
In Libano, l’AICS ha sostenuto il Programma CHUD (Cultural Heritage and Urban Development), un’iniziativa ambiziosa che coniuga la conservazione del patrimonio con lo sviluppo socio-economico di cinque città storiche: Baalbek, Byblos, Sidone, Tripoli e Tiro. Ogni città presenta una storia millenaria e monumenti unici, e il programma ha permesso di preservare queste testimonianze storiche, migliorando al contempo la qualità della vita della popolazione locale.
Baalbek - Situata nella Valle della Beqāʿ, è nota per i suoi grandiosi templi romani, tra cui il Tempio di Giove, il Tempio di Bacco e il Tempio di Venere, edificati tra il I e il II secolo d.C. Gli interventi finanziati dal CHUD hanno incluso il rinforzo strutturale dei templi, la stabilizzazione dei resti archeologici e l’introduzione di percorsi per i visitatori volti a minimizzare l’impatto del turismo di massa. Anche l’illuminazione notturna del sito è stata migliorata, permettendo di valorizzare Baalbek anche come sede di eventi culturali e festival.
Byblos - Conosciuta anche come Jbeil, Byblos è una delle città più antiche del mondo e ha svolto un ruolo centrale nel commercio fenicio. Il sito archeologico comprende templi fenici, mura cittadine, un castello crociato e necropoli. Il Programma CHUD ha supportato il restauro delle mura antiche, del castello crociato e dei templi, creando percorsi educativi che permettono ai visitatori di comprendere la stratificazione storica del sito. Gli interventi hanno inoltre migliorato l’accessibilità e la fruibilità turistica, favorendo la comprensione del patrimonio di Byblos e il coinvolgimento delle comunità locali.
Sidone - Questa antica città fenicia conserva importanti strutture, tra cui il Castello del Mare e il Castello di San Luigi, testimonianze dell’influenza crociata e medievale. Il CHUD ha finanziato il restauro di questi castelli, con particolare attenzione al Castello del Mare, costruito su un’isoletta di fronte alla costa. Inoltre, sono stati restaurati il Caravanserraglio Khan el-Franj e gli antichi suk. Il programma ha creato nuovi percorsi turistici, connettendo i principali siti di interesse e incentivando lo sviluppo di attività commerciali e artigianali legate al turismo culturale.
Tripoli - Conosciuta per la sua architettura mamelucca, Tripoli ospita la Cittadella di Raymond de Saint-Gilles e numerosi hammam e moschee di epoca medievale. Gli interventi del CHUD hanno riguardato il restauro della cittadella, dei bagni pubblici e delle moschee, preservando preziosi elementi decorativi e architettonici. Sono stati anche creati percorsi culturali che collegano i vari siti, migliorando la fruizione e aumentando l’inclusione della popolazione locale nelle attività turistiche.
Tiro - Questa città fenicia è famosa per i suoi resti romani, tra cui anfiteatri, strade colonnate e l’ippodromo. Gli interventi a Tiro hanno incluso il restauro dell’anfiteatro, delle colonne e dell’ippodromo, con l’obiettivo di preservare questi monumenti e migliorare l’accesso per i visitatori. Sono state inoltre migliorate le infrastrutture urbane intorno ai siti, integrando il patrimonio storico con le necessità della moderna comunità di Tiro.
Impatto del Programma CHUD e InvestimentiIl Programma CHUD ha avuto un impatto significativo su questi siti, combinando la protezione del patrimonio culturale con lo sviluppo urbano e socio-economico. Con un budget complessivo di oltre 60 milioni di dollari, finanziato principalmente dalla Banca Mondiale e supportato dall’AICS, il programma ha favorito la creazione di nuove infrastrutture turistiche e ha garantito una gestione sostenibile del patrimonio culturale. Gli investimenti in ogni città hanno oscillato tra i 2 e i 10 milioni di dollari, in base alla complessità dei lavori e all’estensione delle strutture coinvolte.
Conclusione: La Cultura come Veicolo di Pace e Stabilità
Come ha dichiarato Rusconi, il sostegno alla cultura è uno dei tratti distintivi della cooperazione italiana: “La cultura è un importante strumento di coesione sociale, identità e sviluppo e gioca un ruolo determinante nel costruire società stabili, pacifiche e resilienti.” Attraverso interventi di restauro e iniziative che favoriscono il turismo culturale, l’Italia contribuisce alla valorizzazione del patrimonio storico, promuovendo la pace e la prosperità tra le nazioni del Mediterraneo e del Medio Oriente.
La Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico dimostra così come l’archeologia e il turismo possano essere strumenti di dialogo interculturale, contribuendo allo sviluppo delle comunità locali e favorendo un futuro di collaborazione e comprensione tra i popoli.
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