Assadakah News Agency - Non lontano dal confine con lo Yemen, in Arabia Saudita, si trova il sito archeologico di Al-Ukhdud, dove i ricercatori hanno riportato alla luce diversi manufatti risalenti al periodo pre-islamico. Fra questi, una iscrizione su pietra granitica, lunga oltre due metri e alta 50 cm, in lingua Musnad, in uso dal 2° millennio a.C. fino al 6° secolo d.C. che fa riferimento alla sepoltura di una persona di nome Wahib Eilbin Magan, portatore d’acqua.
Occupazione a quanto pare considerata di prestigio, specialmente se al seguito aveva un certo numero di lavoratori. Con l’iscrizione sono stati trovati tre anelli in oro, finemente decorati, oltre a frammenti in ceramica, una testa di toro in bronzo e dipinta di rosso, che all’epoca era simbolo di fertilità e forza.
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