Chiara Cavalieri (Assadakah News)-Negli ultimi anni, l’Arabia Saudita ha consolidato il proprio ruolo di mediatore nelle questioni geopolitiche globali, dimostrando una crescente influenza diplomatica. L’ultimo esempio di questa strategia è stato l’incontro tra delegazioni russe e americane a Riad, un vertice che ha attirato l’attenzione internazionale e che ha rafforzato il posizionamento del regno saudita come attore chiave nella risoluzione delle crisi globali.
I Colloqui di Riad: Un Passo Verso la Pace?
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Il 18 febbraio 2025, la capitale saudita ha ospitato un incontro tra rappresentanti di Mosca e Washington per discutere possibili soluzioni al conflitto ucraino e preparare un vertice tra i presidenti Vladimir Putin e Donald Trump. Le delegazioni hanno discusso per circa 4,5 ore, affrontando temi di sicurezza e cooperazione economica.
Da parte russa erano presenti il ministro degli Esteri Sergei Lavrov, l’assistente presidenziale Yuri Ushakov e il capo del Fondo russo per gli investimenti diretti Kirill Dmitriev. Dall’altra parte del tavolo, la delegazione statunitense era composta dal Segretario di Stato Marco Rubio, dal Consigliere per la Sicurezza Nazionale Mike Waltz e dall’Inviato Speciale per il Medio Oriente Steven Witkoff.
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Le dichiarazioni successive ai colloqui hanno sottolineato la volontà di entrambe le parti di rafforzare le relazioni bilaterali e di trovare soluzioni diplomatiche per la crisi ucraina. Tuttavia, la mancata inclusione dell’Ucraina e dei Paesi europei nei negoziati ha sollevato preoccupazioni e critiche, con i leader europei riunitisi a Parigi per esprimere una posizione comune sulla questione.
L’Arabia Saudita e il Suo Ruolo di Mediatore
L’Arabia Saudita ha giocato un ruolo centrale nell’ospitare questi negoziati, confermandosi come un punto di incontro tra potenze globali spesso in conflitto. Questo posizionamento è il risultato di una strategia diplomatica attenta, che ha visto il regno saudita affermarsi come partner affidabile per Stati Uniti, Russia, Cina e altri attori internazionali.
Neutralità Strategica: Il regno mantiene relazioni solide con Washington, ma ha anche rafforzato la cooperazione con Mosca, specialmente in ambito energetico attraverso l’OPEC+.
Capacità di Mediazione: Già in passato Riad ha ospitato negoziati di rilievo, come quelli legati alla guerra in Yemen, e ha facilitato accordi tra diverse fazioni politiche in Medio Oriente.
Ambizioni Globali: La visione "Saudi Vision 2030" mira a trasformare il Paese in un hub globale per la diplomazia, il commercio e l’innovazione tecnologica.
Le dichiarazioni di Marco Rubio
Il Segretario di Stato americano ha sottolineato che la fine della guerra in Ucraina richiederà sforzi diplomatici difficili e intensi, con concessioni reciproche. "La fine del conflitto è possibile solo con il consenso di tutte le parti, e le condizioni devono essere accettabili per tutti", ha affermato Rubio.
L'amministrazione Trump sembra determinata a raggiungere un accordo equo e duraturo, evitando che la guerra possa riprendere nei prossimi anni. Secondo Rubio, il futuro dei negoziati dipenderà dalla volontà delle parti di mantenere gli impegni presi, e le prossime settimane saranno decisive.
Un aspetto cruciale discusso a Riad è il ruolo dell’Unione Europea nel processo di pace. "Prima o poi, l'UE dovrà sedersi al tavolo delle trattative, visto che ha imposto sanzioni alla Russia", ha dichiarato Rubio. Questo suggerisce che Washington ritiene inevitabile un coinvolgimento più attivo dell’Europa nella risoluzione del conflitto.
Verso una ripresa delle relazioni diplomatiche USA-Russia
Un altro tema chiave affrontato nei colloqui è stato il ripristino delle attività diplomatiche tra Stati Uniti e Russia, interrotte quasi completamente negli ultimi tre anni. Rubio ha indicato che i lavori per la riapertura delle missioni diplomatiche potrebbero essere rapidi, rappresentando una fase cruciale del processo negoziale.
Il Ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, ha confermato che Mosca e Washington hanno concordato di avviare un processo formale di negoziati sulla guerra in Ucraina e che a breve saranno nominati i rispettivi negoziatori.
L’inviato speciale del Presidente Trump, Steve Witkoff, ha espresso grande soddisfazione per l'esito dei colloqui, affermando: "Non avremmo potuto immaginare un risultato migliore dopo questa sessione".
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Le reazioni di Kiev e dei leader europei
Nonostante gli sviluppi positivi tra Stati Uniti e Russia, la mancanza di rappresentanti ucraini ai colloqui ha sollevato diverse preoccupazioni. Il Presidente ucraino, Volodymyr Zelenskyy, ha dichiarato che Kiev non accetterà alcun accordo raggiunto senza la sua partecipazione diretta.
Anche alcuni leader europei hanno espresso timori che l’UE venga messa ai margini del processo negoziale, soprattutto considerando l’impatto delle sanzioni contro Mosca e il sostegno finanziario e militare fornito all’Ucraina.
Economia e Sanzioni: Il Duro Messaggio Russo
Un altro aspetto cruciale dei colloqui è stato l’aspetto economico. Kirill Dmitriev ha sottolineato come le sanzioni contro la Russia abbiano avuto un impatto significativo sulle aziende americane, affermando che il ritiro dal mercato russo è costato agli Stati Uniti circa 300 miliardi di dollari. Inoltre, Dmitriev ha ribadito che l’economia russa non sta crollando come previsto dall’amministrazione Biden, evidenziando il potenziale della cooperazione economica tra Mosca e Washington.
Le questioni energetiche hanno avuto un peso rilevante nei colloqui, in particolare il mancato dibattito sull’attacco al gasdotto Nord Stream, un tema che la Russia considera cruciale per le relazioni con l’Europa.
L'Opinione di Elon Musk
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A margine del vertice, anche l'imprenditore americano Elon Musk ha espresso un’opinione sulle delegazioni presenti a Riad. Commentando un video dell'arrivo dei rappresentanti russi, Musk ha scritto su X (ex Twitter):
"Ecco cosa significa una leadership competente."
Le parole di Musk suggeriscono una certa ammirazione per la strategia diplomatica russa e saudita.
Il Futuro della Diplomazia Saudita
L’Arabia Saudita si sta affermando sempre più come un attore chiave nei negoziati internazionali, attirando l’attenzione delle principali potenze mondiali. Con il previsto arrivo del presidente ucraino Volodymyr Zelensky il 19 febbraio, anche se senza incontri ufficiali con russi o americani, il regno potrebbe continuare a giocare un ruolo decisivo nei futuri sviluppi della crisi ucraina.
Con un posizionamento strategico tra Est e Ovest, una politica energetica influente e una crescente ambizione di essere un ponte tra le potenze globali, l’Arabia Saudita sembra destinata a diventare un mediatore sempre più rilevante negli equilibri geopolitici internazionali.
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