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Qatar e Arabia Saudita per fermare la guerra a Gaza


Marwa al Khayal - Alla luce della guerra tra Israele e Hamas, venerdì il ministro degli Esteri saudita, il principe Faisal bin Farhan bin Abdullah, ha avuto una telefonata con l'alto rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell. Le due parti hanno discusso della continua escalation delle operazioni militari a Gaza e nei suoi dintorni, dei danni subiti dai civili disarmati a causa del continuo sviluppo della situazione e dell’importanza che la comunità internazionale svolga il proprio ruolo per fermare le operazioni militari e prevenire lo sfollamento forzato delle persone. la popolazione di Gaza, secondo l’agenzia di stampa saudita.

Altrettnti sforzi sta facendo l'emiro dello Stato del Qatar, Sheikh Tamim bin Hamad Al Thani, che ha incontrato a Doha il segretario di Stato americano Anthony Blinken e ha discusso gli sviluppi della situazione nei territori palestinesi e delle ripercussioni della situazione umanitaria nel paese.

L’emiro del Qatar ha sottolineato l’importanza di compiere sforzi per ridurre l’escalation, aprendo corridoi sicuri nella Striscia di Gaza per gli aiuti e gli sforzi umanitari e garantendo che la violenza non si espanda a livello regionale. Sheikh Tamim ha anche sottolineato la ferma posizione del Qatar nel condannare gli attacchi contro i civili.

D'altra parte, Blinken ha affermato che durante il suo incontro con l'emiro dello Stato del Qatar, ha espresso il suo apprezzamento per gli sforzi di Doha per ottenere il ritorno degli ostaggi detenuti dal Movimento di resistenza islamica (Hamas). con il primo ministro e ministro degli Esteri del Qatar, Sheikh Mohammed bin Abdul Rahman Al Thani, che ha confermato che la priorità in questo momento è fermare la guerra a Gaza e poi garantire che i soccorsi e gli aiuti umanitari raggiungano coloro che sono intrappolati.

Lo sceicco Mohammed bin Abdul Rahman Al Thani ha aggiunto: Stiamo rafforzando i nostri sforzi con i partner per aprire un corridoio umanitario per fornire aiuti alla Striscia di Gaza.

Il primo ministro e ministro degli Esteri del Qatar ha affermato che l’unica garanzia per raggiungere la pace è intensificare gli sforzi attraverso i canali di comunicazione, sottolineando che l’allargamento della cerchia del conflitto avrà gravi conseguenze.

Ha aggiunto: “Stiamo facendo tutto il possibile per liberare gli ostaggi detenuti a Gaza”.

Per quanto riguarda la presenza dei leader di Hamas a Doha, lo sceicco Mohammed bin Abdul Rahman Al Thani ha sottolineato che l’ufficio politico del movimento nella capitale, Doha, viene utilizzato per comunicare con il movimento e portare pace e tranquillità.

Nel contesto della posizione del Qatar, il portavoce del Ministero degli Esteri del Qatar Majed Al-Ansari ha sottolineato che non dovrebbe esserci alcuna punizione collettiva della popolazione nella Striscia di Gaza. Il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar ha dichiarato in un'intervista ad Al Jazeera che è necessario intraprendere azioni urgenti per fermare lo spargimento di sangue a Gaza.

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