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Arabia Saudita - Expo 2030 a Riyadh

Assadakah News Agency - La capitale del Regno dell’Arabia Saudita ha vinto l’assegnazione come sede ospitante per Expo 2030. L’Assemblea Generale del Bureau International des Expositions si è espressa con 119 voti a favore, superando Busan (Sud Corea) con 29 preferenze, e Roma ferma a 17 voti.

Il progetto Vision 2030 portato avanti con massicci investimenti dal principe ereditario e primo ministro, S.A. Mohammed bin Salman, si è quindi aggiudicato la vittoria, mentre a Riyad procedono i preparativi per il grande appuntamento, fra sette anni, per il quale è prevista la presenza di almeno quaranta milioni di visitatori in sei mesi a partire da ottobre 2030.

"Il nostro desiderio di avere l'Expo nel 2030 è in linea con la data prevista per l'attuazione della nostra Visione 2030”, ha dichiarato Adel Al Jubeir, ministro degli Esteri saudita. Si tratta di un anno importante: vogliamo che il mondo veda l'Arabia Saudita e che l'Arabia Saudita veda il mondo. Stiamo dedicando enormi risorse a questo scopo, mettendo a disposizione una delle più importanti location immobiliari di Riad. Come potete vedere dai piani, vogliamo assicurarci che tutto il mondo sia lì".

Il grande spazio adibito a Expo 2030 si trova a nord della città, realizzato a forma di pianeta intorno all’osai naturale di Wadi Al-Sulai, dove ogni Paese avrà il proprio padiglione, diverso dagli altri per dimensioni e tipologia costruttiva, il tutto all’insegna della sostenibilità, motivo conduttore dell’evento.

Nel cuore di questo quartiere futuristico, gli architetti hanno progettato un monumento che sarà l'emblema dell'Expo. "Se la superficie della terra fosse divisa tra tutti gli esseri umani, ognuno di noi sarebbe responsabile di 238 metri quadrati. E il nostro monumento ha esattamente queste dimensioni, con 195 iplastri che simboleggiano l’uguaglianza fra le nazioni del mondo”, ha dichiarato Nouf Majed Almoneef, direttore Arti Creative della Commissione Reale per la città di Riyadh. Si trova nel cuore dell'esposizione e i suoi 195 pilastri simboleggiano l'uguaglianza delle nazioni".

L’Arabia Saudita è protesa verso una nuova dimensione di turismo e intrattenimento, in una città ormai cosmopolita, dove circa la metà dei 7 milioni di abitanti non sono sauditi e provengono da oltre cento Paesi. In tantissimo vivono e lavorano a Riyadh, come conferma Ibrahim Al Sultan, amministratore delegato della Commissione Reale.

Negli ultimi anni, Riyadh ha assorbito circa 1/3 di tutti gli investimenti del Paese, per diventare una delle prime dieci economie urbane del mondo e un hub globale per la finanza e l'intrattenimento, ma la notizia più importante è che Expo 2030 sarà per la prima volta a emissioni negative.

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