Franco Abdelkader Omeich - L'Arabia Saudita guidata dal principe ereditario Muhammad ben Salman, accelera gli sforzi per diventare entro il 2030 una meta turistica di primo piano su scala globale e attrarre investimenti esteri per sostenere la transizione da economia petrolifera a economia basata sul terziario. Lo si apprende da un comunicato diffuso oggi dall'agenzia di stampa governativa saudita Spa, secondo cui il principe Bin Salman ha dato vita a un Fondo di investimenti (Events Investment Fund, Eif) che mira a sviluppare un'infrastruttura sostenibile per i settori della cultura, del turismo, dell'intrattenimento e dello sport in tutto il regno". Il fondo, si legge nel comunicato diffuso dalla Spa, si concentrerà sullo sviluppo e sull'aumento, entro il 2045, delle opportunità di investimento estero diretto per un contributo di circa 8 miliardi di dollari al prodotto interno lordo dell'Arabia Saudita.
La creazione del fondo di investimenti mira a posizionare il regno saudita come hub globale di attività culturali, turistiche, di intrattenimento e sportive" e questo nel rispetto dei "più elevati standard ambientali, sociali e di governance, e sosterrà il regno nel raggiungimento del suo obiettivo di diventare una destinazione turistica globale, attirando più di 100 milioni di visitatori entro il 2030 e rendendolo uno dei paesi più visitati al mondo.
Nel contempo, le autorità del regno hanno dichiarato che è necessaria un'azione collettiva immediata per combattere il cambiamento climatico e raggiungere zero emissioni nette di CO2. Lo hanno dichiarato il ministro dell'Industria e delle risorse minerarie dell'Arabia Saudita Bandar Alkhorayef, e il ministro per gli Affari, l'Energia e l'Attività d'impresa britannico Grant Shapps, parlando durante una conferenza dedicata al settore minerario a Riad. I ministri hanno evidenziato la necessità di accelerare la transizione energetica "grazie ad un'azione collettiva e immediata". Il ministro saudita ha evidenziato il ruolo svolto dal Regno per lo sviluppo di catene di valore nel settore minerario in Africa e in Asia. "L'Arabia Saudita continua a sviluppare le sue catene del valore per oro, fosfati e alluminio e ha compiuto passi significativi per sviluppare un ambiente normativo per le auto elettriche", ha aggiunto Alkhorayef.
L'Arabia Sauditaè' la "valvola di sicurezza" dell'energia mondiale dal momento che il suo settore minerario è integrato con l'industria, la logistica e altri settori, tra cui la transizione energetica. Lo ha dichiarato il ministro degli Investimenti del Regno, Khalid al Falih, parlando durante una conferenza dedicata al settore minerario a Riad. "Viviamo in un mondo in cui è previsto un aumento della domanda di metalli critici che saranno fondamentali per l'elettrificazione dell'economia globale", ha proseguito il ministro, spiegando che il Regno potrebbe aiutare a trovare una soluzione a lungo temine nel settore energetico. "L'Arabia Saudita è la 'valvola di sicurezza mondiale' per l'energia, che si tratti di energie convenzionali, non convenzionali o rinnovabili, eolica, solare, idrogeno o ammoniaca o qualsiasi altra tecnologia emergente applicata nell'industria mineraria", ha concluso il ministro.
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