Assadakah News Agency - Quelli che fino a pochi anni fa erano Paesi arroccati si opposte ideologie, oggi stanno cooperando con il comune obiettivo di giungere a un Medio Oriente pacificato, che possa essere un esempio di convivenza e cooperazione dove le differenze uniscono anziché distanziare. Una Regione che oltretutto è uno dei punti chiave del mondo, dal punto di vista economico e geopolitico.
Su questa linea si stanno muovendo i ministri degli Esteri di diversi Paesi arabi, fra cui quello saudita, Faisal bin Farhan Al Saud, e iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, i quali hanno avuto una importante conversazione telefonica, in occasione dell’inizio del mese sacro del Ramadan, ma per discutere di un imminente incontro per ratificare lo storico accordo di riconciliazione. L'accordo tra le due potenze rivali in Medio Oriente prevede in particolare la reciproca riapertura delle ambasciate, nonché l'impegno di ciascuna a rispettare la sovranità dell'altra e a non interferire negli affari interni.
Sull’esempio del riavvicinamento fra Riyadh e Teheran, si stanno compiendo importanti passi avanti anche per quanto riguarda il riavvicinamento fra fra Iran ed Emirati Arabi Uniti, testimoniato dai colloqui in atto fra lo stesso ministro degli Esteri iraniano e l’omologo emiratino, lo sceicco Mohamed bin Zayed Al Nahyan, in particolare per quanto riguarda i settori economico, della sicurezza e della cooperazione culturale.
Con lo stesso obiettivo, stanno riprendendo anche i colloqui fra Riyadh e il governo siriano, per la ripresa delle attività consolari, dopo oltre dieci anni di interruzione. Fra i funzionari del Regno Saudita e le controparti siriane sono infatti in corso colloqui per la riattivazione delle rispettive rappresentanze diplomatiche.
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