![Il commercio del Tartufo del deserto, Al-Kamaa, in Arabia Saudita nella zona di Qassim](https://static.wixstatic.com/media/5f02f0_a6bf0e7402314ede95b0961757a9e405~mv2.jpeg/v1/fill/w_670,h_540,al_c,q_85,enc_avif,quality_auto/5f02f0_a6bf0e7402314ede95b0961757a9e405~mv2.jpeg)
Patrizia Boi (Assadakah News) - Nel cuore del deserto arabico, sotto la sabbia dorata, giace un tesoro nascosto: il tartufo del deserto, noto localmente come "Al-Kamaa". Questo fungo pregiato appartenente alla famiglia delle Terfeziaceae e che cresce spontaneamente nelle regioni aride, emerge dopo le piogge stagionali, segnando l'inizio di una tradizione antica e affascinante.
La scoperta di questi gioielli sotterranei è un'arte tramandata da generazioni. Gli appassionati percorrono le distese sabbiose, osservando con attenzione le piccole crepe nel terreno, segni rivelatori della presenza dei tartufi maturi. Con delicatezza, utilizzano bastoni o le proprie mani per dissotterrare questi tesori, preservando intatta la loro forma.
I tartufi del deserto si presentano in diverse varietà, ciascuna con caratteristiche uniche. Il "Zubaidi" è apprezzato per la sua forma rotonda e il sapore delicato, ha una superficie liscia e una polpa chiara. Mentre il "Khalasi" è più piccolo e dalla forma irregolare, presenta una superficie leggermente rugosa e una polpa di colore più scuro rispetto al "Zubaidi". Il "Jabbi", simile al "Khalasi" in termini di dimensioni, è anch'esso infatti di dimensioni ridotte e tondeggiante, caratterizzato da una forma tondeggiante e una superficie irregolare, ha una polpa è compatta e di colore chiaro. L'"Hooper", invece, è la varietà più minuta e irregolare tra quelle menzionate, ha una superficie rugosa e una polpa di colore variabile, dal chiaro allo scuro.
Varietà di tartufi del deserto, Al-Kamaa, in Arabia Saudita
Queste varietà crescono principalmente nelle regioni settentrionali dell'Arabia Saudita, in particolare nel nord-est e vicino al confine con l'Iraq.
In cucina, l'Al-Kamaa è una prelibatezza versatile. Può essere consumato crudo o cotto e arricchisce numerosi piatti della tradizione locale. Uno dei piatti più celebri è la "ghafesa", in cui il tartufo viene bollito e poi cucinato con sale e burro chiarificato, molto popolare nella parte settentrionale del paese. Un altro metodo apprezzato dalle tribù beduine che così ne esaltano il sapore, è la grigliatura su carbone o la cottura con il riso "majbous".
Una preparazione tradizionale prevede la cottura dei tartufi del deserto in stufati con carne, serviti con riso. Una ricetta diffusa è il "Mufarakat Kemeh", dove i tartufi del deserto vengono cucinati con uova e spezie, creando un piatto semplice ma saporito. In Sardegna, il tartufo del deserto viene cucinato come un fungo, accompagnato da patate o carciofi.
Per la conservazione, in passato i tartufi venivano riposti in sacchetti di cotone dopo essere stati puliti e tagliati; oggi, invece, si preferisce la congelazione.
![Il Tartufo del Deserto, Al-Kamaa, al mercato in Arabia Saudita](https://static.wixstatic.com/media/5f02f0_a3bed310723749a7b257e82ce48f80b8~mv2.jpg/v1/fill/w_970,h_647,al_c,q_85,enc_avif,quality_auto/5f02f0_a3bed310723749a7b257e82ce48f80b8~mv2.jpg)
Il commercio dei tartufi del deserto è prevalentemente locale. Durante la stagione, i mercati sauditi si animano con venditori che offrono questi funghi pregiati, riflettendo la forte domanda interna. Sebbene esistano esportazioni verso altri paesi del Golfo, la maggior parte del raccolto viene consumata all'interno del Regno. La qualità dei tartufi sauditi è altamente apprezzata, e la loro raccolta rappresenta non solo un'attività economica, ma anche un momento di celebrazione culturale e sociale.
![Desert Truffle Festival](https://static.wixstatic.com/media/5f02f0_a2a1c05921ff4ff089b40aba8ab9e5cd~mv2.jpg/v1/fill/w_980,h_653,al_c,q_85,usm_0.66_1.00_0.01,enc_avif,quality_auto/5f02f0_a2a1c05921ff4ff089b40aba8ab9e5cd~mv2.jpg)
Recentemente, il paese ha iniziato a sponsorizzare il "Desert Truffle Festival" per promuovere questo prodotto e rafforzare il legame con la gastronomia locale.
Il comune di Sheri, nella regione di Qassim, quest'anno è giunto alla quarta edizione del Festival del Tartufo, secondo quanto riportato dall'Agenzia di Stampa Saudita (SPA).
Diverse entità pubbliche e private partecipano annualmente al festival con l'obiettivo di promuovere i tartufi coltivati localmente e di stimolare l'economia della regione.
![Desert Truffle Festival](https://static.wixstatic.com/media/5f02f0_98759a27ac37421cabe3b5bc199ce290~mv2.jpg/v1/fill/w_980,h_653,al_c,q_85,usm_0.66_1.00_0.01,enc_avif,quality_auto/5f02f0_98759a27ac37421cabe3b5bc199ce290~mv2.jpg)
Il festival, della durata di 10 giorni, ha presentato quest'anno 18 aree dedicate all'esposizione e alla vendita all'asta di tartufi provenienti da oltre 15 aziende agricole.
Il festival rappresenta una piattaforma per le imprese saudite e gli imprenditori, offrendo l'opportunità di presentare i propri prodotti e servizi, oltre a promuovere l'industria culinaria in rapida crescita del Regno.
Inoltre, il festival ha dedicato 32 aree alle famiglie coinvolte in attività artigianali, dove sono stati esposti prodotti come datteri, miele e altri alimenti. I visitatori hanno potuto godere di spettacoli di parapendio, di un teatro per bambini, di zone di ospitalità e di altre attrazioni.
Il tartufo selvatico cresce fino a 15 centimetri sotto terra nel deserto e generalmente pesa tra i 30 e i 300 grammi. Non esistono prezzi fissi per i tartufi, che crescono in molte parti del Regno dopo la stagione delle piogge di novembre e dicembre. Tuttavia, i prezzi possono variare da centinaia a migliaia di riyal al chilogrammo, a seconda della freschezza, dell'aroma e della rarità.
![Tartufo del deserto, Al-Kamaa, il gioiello sepolto sotto la sabbia del deserto](https://static.wixstatic.com/media/5f02f0_69df2aab9cb742f9a077d2f0091525e8~mv2.jpg/v1/fill/w_980,h_653,al_c,q_85,usm_0.66_1.00_0.01,enc_avif,quality_auto/5f02f0_69df2aab9cb742f9a077d2f0091525e8~mv2.jpg)
Uno dei luoghi dove si raccolgono questi tartufi è il Deserto del Nefud, noto per le sue vaste distese sabbiose e le imponenti dune rosse, offrendo panorami mozzafiato che testimoniano la bellezza selvaggia e incontaminata di questa regione.
La stagione dei tartufi del deserto è una celebrazione della natura e del patrimonio culturale saudita. Ogni anno, comunità intere si riuniscono per partecipare a questa tradizione, rafforzando i legami sociali e mantenendo viva una pratica che affonda le sue radici nel tempo.
Così, come un archeologo che dissotterra un antico manufatto, il raccoglitore di tartufi scopre sotto la sabbia non solo un ingrediente prelibato, ma anche un simbolo del ricco patrimonio culturale dell'Arabia Saudita.
Una curiosità: il tartufo del deserto da un'altra parte del mondo, Australia
Il tartufo del deserto è una specie simile al tartufo appartenente al genere Choiromyces (Choiromyces aboriginum). Nativo dell’Australia, ha forma sferica e un diametro di circa 7 cm. Il tartufo è di colore bianco e succulento quando è giovane, per poi avvizzire, ingiallendo, con la maturazione. La consistenza è piuttosto morbida e il sapore delicato.
Il tartufo del deserto è un alimento molto ricercato nel Central Australia, ma è assai raro e si trova unicamente nei territori in cui le distese di sabbia rossa ricoprono suoli calcarei; seppur limitatamente ad alcune zone, un tempo il tartufo del deserto era disponibile in abbondanza.
L’introduzione di fauna alloctona – come i conigli che depredano massicciamente gli esemplari disponibili – e la sparizione delle antiche pratiche indigene d’incendi controllati, hanno portato alla quasi estinzione di questo importante alimento.
Le millenarie tecniche indigene di gestione del suolo prevedono infatti l’uso del fuoco, elemento centrale nella vita delle comunità native in molti ambiti (spirituale, sociale, culturale, ambientale). Gli incendi controllati – un sapere ancestrale che si sta gradualmente perdendo – avevano la funzione di evitare che si sviluppassero gli incendi boschivi spontanei, oltre ad essere utili alla rigenerazione del terreno e della biodiversità.
Il tartufo del deserto veniva usato anche come fonte di liquidi. Può essere mangiato crudo, ma generalmente viene arrostito su brace e sabbia incandescente per ore. Quando è fresco, appena raccolto, contiene notevoli quantità di liquidi potabili ottenuti strizzando il fungo; ciò fa del tartufo del deserto un alimento tanto più fondamentale in quanto fornisce sia cibo che acqua.
I tartufi del deserto dell’Arabia e quelli dell’Australia condividono alcune caratteristiche interessanti, nonostante crescano in contesti geografici e climatici molto diversi. Ecco i principali punti in comune e differenze:
![Deserto del Nefud in Arabia Saudita](https://static.wixstatic.com/media/5f02f0_920aa1f2cded4db38ab3fd3c549124d2~mv2.jpeg/v1/fill/w_980,h_515,al_c,q_85,usm_0.66_1.00_0.01,enc_avif,quality_auto/5f02f0_920aa1f2cded4db38ab3fd3c549124d2~mv2.jpeg)
Hanno in comune:
Adattamento a climi aridi - Entrambi i tartufi crescono in aree aride o semi-aride, richiedendo condizioni specifiche di suolo e umidità per svilupparsi. Sono funghi micorrizici che vivono in simbiosi con le radici di piante come le acacie (in Australia) o arbusti del deserto (in Arabia).
Forma e struttura - I tartufi, in entrambi i casi, sono funghi sotterranei, di forma generalmente sferica o irregolare, con una superficie liscia o rugosa, e si trovano a pochi centimetri sotto la superficie.
Valore culinario - Sia i tartufi del deserto arabo ("faage") che quelli australiani (come il tartufo nero di Perigord, introdotto in Tasmania) sono considerati prelibatezze culinarie, sebbene i tartufi australiani abbiano un mercato più sviluppato a livello internazionale.
Crescita naturale e coltivazione - Mentre i tartufi del deserto arabo crescono prevalentemente in modo spontaneo dopo le piogge stagionali, l'Australia ha sviluppato un'industria di coltivazione del tartufo, in particolare per il tartufo nero europeo (Tuber melanosporum).
Differenze geografiche e climatiche
Origine:
I tartufi del deserto arabo sono funghi autoctoni, che crescono naturalmente dopo la stagione delle piogge nelle regioni aride del Medio Oriente.
I tartufi australiani, soprattutto il tartufo nero di Perigord, sono stati introdotti dalla Francia e coltivati con successo grazie a condizioni climatiche simili a quelle europee.
Clima e stagionalità:
I tartufi arabi dipendono dalle rare piogge stagionali e crescono in terreni sabbiosi.
I tartufi australiani si sviluppano principalmente nelle regioni temperate, con inverni freddi e umidi, che favoriscono la crescita delle specie europee.
In termini geografici e climatici, Australia e Arabia Saudita non sono esattamente a poli opposti, ma hanno caratteristiche molto diverse:
Arabia Saudita - Situata nel Medio Oriente, ha un clima desertico estremamente caldo e arido, con temperature molto alte e precipitazioni minime.
Australia - È nell’emisfero australe, con un clima molto vario. Le aree di produzione del tartufo, come la Tasmania, hanno un clima temperato, opposto al clima desertico dell'Arabia Saudita.
In termini di posizione globale, Arabia Saudita e Australia non si trovano agli antipodi (punti opposti sulla Terra), ma rappresentano due ambienti culturali e naturali completamente diversi, uniti dalla presenza di tartufi come tesoro culinario.
E chissà che anche pochi elementi di unione tra paesi diversi non si rivelino un elemento di dialogo, patrimonio comune, tradizione condivisa, un gioiello sotterraneo simbolicamente ricchezza di uno stesso sottosuolo interiore.
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