Assadakah News Agency - “Accolgo con favore l'iniziativa del segretario generale ONU di portare all'attenzione del Consiglio di Sicurezza la drammatica situazione della Striscia di Gaza. Mi auguro che la comunità internazionale, compresa l'Italia, risponda positivamente alla sua richiesta di un cessate il fuoco immediato per scongiurare la catastrofe umanitaria. Sotto le bombe israeliane abbiamo già perso circa 18mila persone, di cui circa il 70% donne e bambini. Adesso davvero basta, è ora di prendere sul serio le proprie responsabilità, bisogna lavorare con determinazione, per porre fine all'occupazione israeliana, raggiungere la pace nella Regione e consentire al popolo palestinese di perseguire la prosperità come qualunque altro popolo al mondo”.
Così si è espressa l'Ambasciatrice di Palestina in Italia, S.E. Abeer Odeh, dopo l'annuncio del segretario generale ONU Antonio Guterres di voler impiegare l'articolo 99 della Carta, che gli permette di sottoporre al Consiglio di Sicurezza questioni ritenute una "minaccia alla sicurezza internazionale".
L’ambasciatrice Odeh continua: "Niente giustifica un'occupazione illegale. Le continue aggressioni e violazioni del diritto internazionale da parte di Israele non possono più essere tollerate né giustificate, hanno raggiunto livelli di violenza senza precedenti. Le Nazioni Unite hanno sottolineato che gli attacchi contro le infrastrutture civili sollevano serie preoccupazioni sul rispetto da parte di Israele del diritto internazionale umanitario. Hanno anche dichiarato che non esiste un posto sicuro a Gaza. Non gli ospedali, non i rifugi, non i campi profughi. E che lì nessuno è al sicuro. Non i bambini. Non gli operatori sanitari. Non quelli umanitari. Questo palese disprezzo per l'umanità deve finire. L'aggressione deve finire".
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