top of page
rroggero5

Ambasciatore Ghamlouche: “Grandi speranze nel vertice di Roma”

Aggiornamento: 22 lug 2023

Roberto Roggero - L’ambasciatore internazionale di Pace e Buona Volontà, Hussein Ghamlouche, incontra Assadakah in occasione del prossimo vertice internazionale su Sviluppo e Migrazione, convocato a Roma il 23 luglio, su richiesta del governo Meloni.

Cosa ne pensa della Conferenza Internazionale convocata a Roma?

E’ un evento storico, importantissimo, vista l’adesione di rappresentanti di primo livello, e ripongo molte speranze in questo meeting, perché ci sono problemi prioritari in discussione. Finalmente una risposta alla presa di coscienza che Mediterraneo e Africa sono ormai collegate a doppio filo diretto, e i problemi da risolvere sono ormai comuni, e necessitano di soluzioni comuni”.

Una presenza significativa è stata assicurata dai Paesi arabi, anche non affacciati direttamente sul Mediterraneo…

Questo conferma il fatto che il nostro mondo deve essere ormai considerato un'unica comunità che deve progredire nella cooperazione e nella pace. Vi è soprattutto la compartecipazione dei diversi settori coinvolti, ed è un altro fattore fondamentale. Ci sarà la Banca per lo Sviluppo dell’Africa con il direttore della Unità di Coordinamento fra gli Stati, a fianco dei rappresentanti di Bahrain, Algeria, Cipro, Egitto…e poi il primo ministro dell’Etiopia, Abiy Ahmed Ali; la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, con il presidente del Consiglio UE, Charles Michel; e la Giordania con il primo ministro BisherAl-Khasawneh; il premier libanese Najib Mikati; il presidente del Consiglio Libico Mohammed Al Menfi; il primo ministro maltese Robert Abela…ospiti davvero di primo livello, fra i quali non bisogna dimenticare il presidente della Mauritania, Mohamed Ghazuani; il ministro degli Esteri del Marocco, Nasser Bourita; il presidente del Niger, Mohamed Bazoum; e molto importante la presenza dell’Arabia Saudita, con il ministro dell’Interno Abdulaziz bin Mohamed bin Nayar; e il presidente tunisino Kais Saied; il presidente degli Emirati Arabi, Mohamed bin Zayed al Nahyan; il Commissario UNHCR Filippo Grandi; e il ministro degli Esteri del Sultanato dell’Oman, Sayyd Badr Al Busaidi, altri ancora, e rappresentanti della Banca Mondiale…insomma, un vertice davvero di prim’ordine, con personalità che possono prendere decisioni importanti…”.

In effetti è anche un importante passo positivo per la diplomazia italiana…

…Innegabilmente un bel traguardo per il ministero degli Esteri italiano che ospiterà la conferenza, e per il governo Meloni, questo bisogna riconoscerlo…ma che sia anche e soprattutto una base di partenza per realizzare fatti concreti, per controllare i flussi migratori in modo che non incidano in modo troppo pesante sulle economie di Paesi che hanno la priorità di risolvere altre situazioni di emergenza interna…I Paesi più economicamente solidi e sviluppati, più tecnologicamente avanzati, e quelli attualmente meno fortunati, dovranno mettere il meglio che hanno da offrire, per canalizzare energie, finanziamenti, programmi, per affrontare le emergenze secondo un approccio integrato che punti a costruire un partenariato multidimensionale sul lungo periodo, fondato sulla solidarietà fra le nazioni, sul rispetto della loro sovranità e sulla condivisione delle responsabilità. Data la posizione che occupa nel Mediterraneo, l’Italia mi sembra parte in causa a buon diritto, e merita di occupare un ruolo ben riconosciuto nella gestione del problema, anche solo dal punto di vista logistico".

Si realizza davvero il concetto di Mediterraneo allargato…

Speriamo, di fatto esiste già, e comprende tanto. La conferenza è un’iniziativa davvero importante, capillare, e il progetto, se ben gestito, porterà buoni frutti. Ne sono convinto…è un grande evento vedere allo stesso tavolo i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, con altri che a loro volta sono coinvolti in collegamenti e rapporti di diverso tipo, il Consiglio di Cooperazione del Golfo, la Lega Araba…Come ho detto, personalità che possono prendere delle decisioni per la cooperazione e lo sviluppo a livello globale…anche per conto di importanti istituti e aspetti economici di una tale organizzazione…”.

Gli scopi sono comunque benefici…

Si, lo spirito di cooperazione è ben presente, l’intenzione di rendere il pianeta un posto migliore, sembra essere un obiettivo comune. L’importante è averlo capito…è già un buon punto di partenza…”.

Comments


bottom of page