Vito Rosario Petrocelli, Elena Basile e S.E. Alexey Paramonov, Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario della Federazione Russa in Italia e presso la Repubblica di San Marino (Foto Ufficio Stampa Casa Russa a Roma)
Patrizia Boi (Assadakah News) - L’Ambasciata della Federazione Russa in Italia ha organizzato ieri 19 novembre 2024, nelle eleganti sale della sua Sede - il Villino Rudinì sito in Via Gaeta n. 5, nel Rione Castro Pretorio - la presentazione del libro “L’Occidente e il nemico permanente”, opera della politologa, scrittrice e giornalista pubblicista Elena Basile, già Ambasciatrice d’Italia.
Moderatore della serata è stato il Presidente dell’Istituto Italia-BRICS, nonché ex senatore della Repubblica Italiana Vito Rosario Petrocelli.
Elena Basile e S.E. Alexey Paramonov (Foto Ufficio Stampa Casa Russa a Roma)
S.E. Alexey Paramonov, Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario della Federazione Russa in Italia e presso la Repubblica di San Marino, ha dato inizio all’evento, con il suo discorso di benvenuto:
«Nel suo libro, Elena Basile presenta quella che è la sua visione in merito a tre importantissime questioni: la guerra in Ucraina, il conflitto arabo-israeliano e la situazione all’interno dello spazio mediatico attuale. Sarebbe superfluo parlare di quanto questi aspetti siano interconnessi, e di come questi due drammatici conflitti della contemporaneità siano in realtà una conseguenza delle scellerate ambizioni all’egemonismo, così come dell’assenza dei più basilari fondamenti di integrità, onestà e spirito etico in coloro che rappresentano l’Occidente.
L’analisi nitida e onesta che Elena Basile propone con grande chiarezza fornisce le basi per poter comprendere le cause di quanto sta accadendo. Non è stato il 24 di febbraio 2022, né il 7 di ottobre 2023 che tutto questo ha avuto inizio. Per riportare il mondo alla verità e alla realtà dei fatti, serviranno approcci diversi e persone diverse. Di queste persone ce ne sono sempre di più, ed Elena Basile sta dando un grande contributo a questo processo».
Il moderatore, prima di dare la parola all’Autrice, ha fatto notare, in linea col suo ruolo, che oltre alle tre parti del libro messe in luce da S.E. Alexey Paramonov, esiste una quarta parte del libro intitolata “Un mondo multipolare”. Questa parte si incentra sull’evoluzione del sistema economico unipolare che conduce all’indebitamento mondiale, all’arroccamento dell’Occidente di fronte all’ascesa della Cina, mentre il gruppo dei BRICS cerca una strategia alternativa di tipo multipolare. A partire dall’allargamento dei Paesi componenti il Club da Brasile, Russia, India e Cina, a cui si è aggiunto nel 2010 il Sudafrica, ai nuovi Stati ammessi dell’Iran, degli Emirati Arabi Uniti, dell’Egitto e dell’Etiopia, nel 2024, dopo il vertice di Johannesburg del 2023, nell’ottobre scorso al Summit di Kazan si sono aggiunti altri 13 Stati come partner (Algeria, Bielorussia, Bolivia, Vietnam, Indonesia, Kazakistan, Cuba, Malesia, Nigeria, Tailandia, Turchia, Uganda, Uzbekistan).
Successivamente Petrocelli ha intervistato l’Autrice con una serie di interessanti domande a cui la Basile ha risposto in maniera approfondita e circostanziata, ribadendo anche molti concetti già esplorati dall’Ambasciatore Paramonov.
Il pubblico (Foto Ufficio Stampa Casa Russa a Roma)
La Basile ha sottolineato il concetto di "stato di conflitto permanente" promosso dall’Occidente per mantenere la propria influenza globale, criticando, altresì, l’approccio dei Paesi Occidentali, in particolare gli USA, che hanno l’abitudine di mascherare i loro interessi economici e geopolitici con valori etici e guerre di democrazia, ma in realtà dando luogo a guerre interminabili, una strategia che conduce l’incessante destabilizzazione e sfruttamento delle risorse nei paesi in guerra, come è accaduto nei più recenti conflitti di Ucraina, Iraq e Libia.
Ha posto, altresì, in luce la vergognosa situazione in cui versa la stampa italiana riguardo sia al conflitto russo-ucraino, sia a quello israelo-palestinese, sia nel campo dell'informazione mainstream in generale.
Ricordiamo che Elena Basile, entrata nella carriera diplomatica nel 1985, è stata funzionario vicario dell’Ambasciatore d'Italia in Madagascar, Ungheria e Portogallo e Console a Toronto. Dal 2013 al 2021 è stata Ambasciatrice d'Italia in Svezia e in Belgio. Per la prima volta una donna ha guidato la nostra ambasciata a Bruxelles. Nel 2023, ha dato le dimissioni per incompatibilità tra i suoi principi morali e gli obiettivi della politica estera nostrana. Si è quindi dedicata all’analisi della politica internazionale divenendo una firma del Fatto Quotidiano. Ha scritto cinque libri di narrativa tra i quali: 'Una vita altrove' (Newton Compton 2014), finalista al premio Roma; 'Miraggi' (Castelvecchi 2018), pubblicato anche in francese; 'In Famiglia' (La Nave di Teseo 2022); 'Un Insolito Trio' (La Lepre edizioni 2023) romanzo civile di critica alla burocrazia ministeriale.
All’incontro, nella suggestiva sala gremita di spettatori, hanno partecipato numerosi rappresentanti del corpo diplomatico, accademici e politologi, esponenti del mondo della cultura, personalità pubbliche, ma anche giornalisti russi e italiani, nonchè la Responsabile della Casa Russa a Roma, Daria Pushkova. L’evento è andato avanti con una sessione dedicata a domande e risposte.
S.E. Paramonov alla fine ha voluto sintetizzare la serata con il suo intervento/saluto finale prima del raffinato rinfresco offerto a tutti in un’altra sala del Villino Rudinì.
Ricordiamo che la Sede della Ambasciata è stata fatta costruire nel 1883 da un politico siciliano, il Marchese Antonio di Rudinì, su progetto dell'architetto Pio Giobbe. L'edificio di due piani, ricoperti a bugnato liscio e decorati da lesene binate corinzie, di ordine gigante, presenta un ingresso sovrastato da un portico con quattro colonne doriche, che sostengono a loro volta un balcone con balaustra. I saloni di rappresentanza interni sono decorati con affreschi e stucchi.
Villino Rudinì, Cremlino, Notturno Russo (Foto dalla pagina facebook della Ambasciata della Federazione Russa in Italia)
lo storico Luciano Canfora ha scritto la prefazione dell'opera “L’Occidente e il nemico permanente” incentrando l’attenzione sul “suicidio” dell’Europa che aveva fatto sorgere, nel periodo delle Grandi Guerre, un nuovo “nemico assoluto”, il comunismo e quindi la Russia e poi lo spettro della Cina.
E tale è rimasto questo nemico che si aggira nel mondo ed ora viene spesso impersonato dal Presidente Putin.
Lo stesso uomo che lo scorso 28 ottobre ha provato a spiegare anche al popolo italiano attraverso il suo libro “Le vere cause del conflitto russo-ucraino”, Visione Editore 2024:
«Sono convinto che la vera sovranità dell’Ucraina sia possibile proprio in collaborazione con la Russia. I nostri legami spirituali, umani e di civiltà si sono formati nel corso dei secoli, risalgono alle stesse origini e sono temprati di prove, risultati e vittorie comuni. La nostra parentela viene trasmessa di generazione in generazione…».
Mi piace concludere questo articolo con una citazione che Elena Basile fa nella sua opera, tratta dal celebre capitolo Il grande Inquisitore del capolavoro di Fëdor Dostoevskij, I fratelli Karamazov:
«Ma sappi che adesso, proprio oggi, questi uomini sono più che mai convinti di essere perfettamente liberi e, tuttavia, ci hanno essi stessi recato la propria libertà e l’hanno deposta umilmente ai nostri piedi. Questo siamo stati noi ad ottenerlo, ma è questo che Tu desideravi, è una simile libertà?».
Elvia Politi (Saker Italia), S.E. Alexey Paramonov, Patrizia Boi (Assadakah News), Maddalena Celano (Kulturiam)
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