Sono 600 milioni i bambini in tutto il mondo che non riescono a raggiungere i livelli minimi di competenza in lettura e matematica, anche se due terzi di loro frequentano la scuola. Tra questi, ci sono anche i bambini che non vanno (o non possono andare) a scuola, le cui competenze fondamentali sono ancora più lontane. Tra questi, in particolare, ci sono i bambini a Gaza e in Medio Oriente in generale, in Ucraina e nel Sudan. A porre l'attenzione su questi ultimi è stata l'UNICEF Italia in occasione della Giornata Mondiale dell’Educazione, che si tiene oggi, 24 gennaio.
L’istruzione, ha ricordato UNICEF Italia, "è fondamentale per i bambini che vivono nelle emergenze perché contribuisce a restituire loro un senso di normalità e a superare i traumi".
Tracciando una panoramica, UNICEF Italia ha spiegato la situazione in queste tre situazioni:
MEDIO ORIENTE
Nessuno dei 625.000 studenti di Gaza ha avuto accesso sicuro all’istruzione dal 7 ottobre. Oltre 370 scuole, ovvero il 75% di tutti gli edifici scolastici, a Gaza sono state danneggiate o distrutte con conseguenze per 432.571 studenti (52% ragazze) e 16.209 insegnanti. Circa il 90% degli edifici scolastici sono stati utilizzati come rifugi per sfollati interni e/o hanno subito danni, la cui gravità varia da lieve (128 scuole), moderata (110 scuole), grave (96 scuole) e distrutta (8 scuole).
UCRAINA
La guerra in Ucraina ha avuto gravi conseguenze sul sistema dell’istruzione con 3.798 strutture scolastiche danneggiate e 365 distrutte. È stato stimato che l’istruzione di 5,3 milioni di bambini è interrotta. I risultati del Programme for International Student Assessment 2022 mostrano un divario significativo nelle competenze in matematica e lettura rispetto ai Paesi dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico. Nonostante una diminuzione dell'apprendimento online e misto nel 2023, persistono problemi di sicurezza, tanto che un quarto dei bambini impara solo online.
SUDAN
Con l’escalation del conflitto, la crisi dell’istruzione in Sudan si è aggravata: 19 milioni di bambini non sono ancora in grado di tornare a scuola. Nelle regioni in cui il conflitto è attivo, 5 milioni di bambini in età scolare non vanno a scuola. A causa della guerra, 2 milioni di bambini in età scolare, di cui il 51% sono ragazze, sono sfollati interni, e 500.000 bambini in età scolare hanno superato i confini internazionali. Le scuole dove i bambini giocano, apprendono e crescono restano chiuse. L’UNICEF chiedere un’immediata riapertura delle scuole, laddove sia possibile farlo in sicurezza.
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