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Algeria – Un libro su Enrico Mattei per il 60° anniversario dell’Indipendenza

Talal Khrais - A pochi giorni dall’inizio della 25a edizione del Salone Internazionale del Libro di Algeri (SILA) alla quale l’Italia sarà ospite d`onore, l`Ambasciata d`Italia ad Algeri ha annunciato la pubblicazione di un libro intitolato "Enrico Mattei e l`Algeria. Un amico indimenticabile (1962-2022)". La realizzazione del volume, grazie anche al sostegno e alla collaborazione dell’Archivio Storico ENI, si inserisce nell’ambito delle iniziative volte a commemorare il 60° anniversario dell’indipendenza dell’Algeria e delle relazioni diplomatiche con l`Italia.

Il libro, pubblicato in tre lingue (italiano, francese e arabo) e stampato in Algeria per l’Ambasciata d’Italia dalla casa editrice Barzakh, è dedicato alla personalità di Enrico Mattei e all’inaugurazione del giardino di Algeri a lui intitolato, in occasione della visita di Stato in Algeria del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il 6-7 novembre 2021.

In Italia pochi giovani conoscono questa importantissimo personaggio, per questo è doveroso un accenno, anche se breve, su di lui. Definito un leader vicino alla sinistra democristiana, in particolar modo a figure come Giorgio La Pira e Giovanni Gronchi, morì nel 1962 in un misterioso incidente occorso al suo aereo personale, nei pressi di Bascapè.

Enrico Mattei nacque il 29 aprile 1906 e mori il 27 ottobre 1962. E’ stato partigiano, imprenditore, politico e dirigente pubblico. Figlio del brigadiere dei carabinieri Antonio Mattei, di Civitella Roveto nella Marsica, fondò una piccola azienda chimica. Durante la seconda guerra mondiale prese parte alla Resistenza, divenendo una figura di primo piano e rappresentante la componente "bianca" in seno al CLNAI. Nel 1945 fu nominato commissario liquidatore dell'Agip. Disattendendo il mandato, ne fece invece una multinazionale del petrolio, protagonista del miracolo economico postbellico.

Sotto la sua presidenza l'ENI negoziò rilevanti concessioni petrolifere in Medio Oriente e un importante accordo commerciale con l'Unione Sovietica (grazie all'intermediazione di Luigi Longo, suo amico durante la guerra partigiana e più tardi segretario del Partito Comunista Italiano). Queste iniziative contribuirono a rompere l'oligopolio delle Sette sorelle, che allora dominavano l'industria petrolifera mondiale. Mattei introdusse inoltre il principio per il quale i Paesi proprietari delle riserve dovevano ricevere il 75% dei profitti derivanti dallo sfruttamento dei giacimenti. La sua morte è ancora oggi circondata da molti misteri irrisolti.

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