(Agenzia Nova) - Il gruppo energetico algerino Sonatrach immettera' nel mercato mondiale "10 miliardi di metri cubi di gas in piu'" prima dell'inizio del 2023. Lo ha detto il direttore della divisione sviluppo, ingegneria petrolifera, attivita' di esplorazione e produzione di Sonatrach, Mahmoud Djidjelli, all'emittente radiofonica nazionale pubblica algerina. "Con il nuovo giacimento di gas scoperto di recente ad Hassi R'Mel, Sonatrach puo' immettere, in primo luogo, fino a 10 miliardi di metri cubi in piu' sul mercato mondiale entro fine anno", ha dichiarato Djidjelli, spiegando che "le attivita' perforazione e scoperta dei pozzi continuera' nel 2023". Il dirigente di Sontrach ha aggiunto che "la scoperta di questo nuovo giacimento e' fatta al 100 per cento dal Gruppo Sonatrach".
La posizione strategica di questa scoperta, situata circa 400 chilometri a sud di Algeri, e' forse piu' importante dei volumi di gas che e' in grado di offrire. "A differenza di altri depositi, questo puo' essere sviluppato in sei mesi, data la sua ubicazione, perche' tutto e' pronto: il programma di lavoro, gli impianti di trattamento, la rete di raccolta e produzione gia' esistono", ha precisato Djidjelli, aggiungendo che questo il deposito consentira' inoltre "all'Algeria di onorare questi nuovi impegni di esportazione". Il manager di Sontrach ha detto che sono in fase di esplorazione altri giacimenti di petrolio e gas. "L'80 per cento dell'attivita' di Sonatrach e' incentrata sull'esplorazione. Abbiamo gia' avviato lo sviluppo della zona di Touggourt (centro-est), che ha un potenziale di 80.000 barili al giorno", ha precisato, aggiungendo che il giacimento a gas di Ain Tsila (situato vicino al confine con la Libia) entrera' in produzione dal prossimo anno, con una capacita' di 12 milioni di metri cubi al giorno".
L'Algeria ha annunciato il 27 giugno la scoperta di un nuovo, grande giacimento di gas ed e' potenzialmente un'ottima notizia per l'Italia. Il gruppo petrolifero algerino. Sonatrach ha dichiarato di aver trovato ingenti riserve di gas non lontano dall'enorme giacimento desertico di Hassi R'Mel, nel centro-sud del Paese, il principale snodo delle infrastrutture del gas dove passano le condotte che collegano le due sponde del Mediterraneo. La stima degli algerini ha una forchetta molto ampia: da 100 miliardi di metri cubi (Bcm) a 340 di Bcm di gas condensato. Per fare un paragone, il super giacimento offshore scoperto da Eni in Egitto, Zohr, considerato il piu' grande del Mediterraneo, vanta riserve stimante per 850 miliardi di metri cubi di gas naturale. L'annuncio del gruppo energetico algerino Sonatrach e' comunque rilevante: se confermata, la stima di 340 miliardi di metri cubi costituirebbe la principale scoperta degli ultimi 20 anni nel Paese membro del cartello petrolifero Opec e oggi primo fornitore energetico dell'Italia.
Lo studio per confermare i volumi stimati e' ancora in corso, ma Sonatrach intende avviare con urgenza una prima produzione - stimata in circa 10 milioni di metri cubi al giorno - gia' a partire dal prossimo novembre. Si tratterebbe di una quantita' superiore alle attuali importazioni dalla Libia, pari a 8 milioni di metri cubi circa. Una fonte di Sonatrach ha detto a "Nova" che il nuovo giacimento e' indipendente e non e' ancora collegato all'enorme complesso di Hassi R'mel, che si trova a 150 chilometri circa di distanza e che vanta riserve stimate in oltre 3.800 miliardi di metri cubi. La scoperta e' stata fatta dagli ingegneri Sonatrach ed e' probabile che l'Italia sia stata informata anche durante i recenti colloqui per incrementare le forniture dal Paese nordafricano.
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