Assadakah News - Secondo un articolo del sito "Algerie Patriotique", si prospetta un possibile incontro tra il presidente algerino Abdelmadjid Tebboune e l'omologo italiano Sergio Mattarella. L'articolo cita un messaggio di auguri inviato da Mattarella a Tebboune in occasione del 70° anniversario della Rivoluzione algerina, in cui il presidente italiano ha espresso "calde felicitazioni" al popolo algerino, augurando prosperità e felicità.
Mattarella ha sottolineato la "solida amicizia" tra Italia e Algeria, basata su relazioni storiche e un dialogo intenso. "L'amicizia tra Algeri e Roma alimenta una cooperazione proficua in numerosi settori di interesse comune", ha dichiarato Mattarella, evidenziando la volontà di rafforzare ulteriormente tali legami. Nell'articolo, "Algerie Patriotique" osserva che i due leader condividono una visione comune sul ruolo chiave dell'area mediterranea, specialmente in un periodo di crescenti tensioni e conflitti. "Italia e Algeria continueranno a promuovere la pace, la stabilità e la prosperità nella regione", ha aggiunto Mattarella nel suo messaggio, esprimendo il desiderio di un incontro futuro. L'articolo evidenzia come questo possibile vertice possa rappresentare un ulteriore passo avanti per consolidare le relazioni tra i due paesi, con l'obiettivo di affrontare insieme le sfide mediterranee in una prospettiva di cooperazione strategica.
Il capo dello Stato, recentemente rieletto per un secondo mandato quinquennale, ha inoltre elogiato le forze di sicurezza algerine, ringraziando "tutti coloro che presidiano i nostri confini, pronti a sacrificarsi per la difesa della Repubblica e per proteggere il retaggio dei nostri martiri". Tebboune ha sottolineato anche la continuità del progetto di "edificazione di una nuova Algeria", malgrado le difficili condizioni globali. "Continuiamo il processo di costruzione dell'Algeria, attraverso progetti di sviluppo che rispecchiano le aspirazioni dei cittadini, per una vita degna nella sicurezza e stabilità," ha dichiarato, ricordando la determinazione del governo a investire nelle risorse nazionali per rafforzare il Paese.
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