Assadakah News Agency – La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sarà ad Algeri i prossimi 22-23 gennaio per una visita di Stato, come già annunciato da settimane, anche se non era stata ancora stabilita una data ufficiale.
Come confermato dall’ufficio del primo ministro algerino, Aimen Benabderrahmane, la premier italiana dovrebbe incontrare il presidente della Repubblica, Abdelmajid Tebboune, e dare avvio ad accordi bilaterali che riguardano il settore delle forniture energetiche, ma secondo le ultime indiscrezioni, all’ordine del giorno ci sarebbe anche la Questione Palestinese, alla quale l’Algeria è particolarmente sensibile, e ha già dato prova di sensibilità per il problema, ospitando in diverse occasioni le parti in causa per incontri che hanno come obiettivo la risoluzione della crisi e la pacificazione dell’area, sostenendo la soluzione a due Stati on Israele, oltre ad avere celebrato l’unificazione delle fazioni palestinesi in un unico fronte, avvenimento di grande portata storica.
Per quanto riguarda il settore dell’energia, l’Algeria, che nel 2022 ha scavalcato la Russia come primo fornitore di gas naturale dell’Italia, potrebbe essere il fulcro di quello che è stato battezzato “Piano Mattei per l’Africa” annunciato dalla stessa Meloni durante il discorso di insediamento di fine ottobre alla Camera dei Deputati. Un concetto ribadito anche il 3 dicembre alla conferenza Med Dialogues di Roma.
In Algeria, ad Enrico Mattei è riconosciuto un fondamentale ruolo di sostegno, amicizia e vicinanza durante gli anni della guerra di liberazione nazionale (1954-1962). Infatti, Mattei ha storicamente sostenuto sia il Fronte di Liberazione Nazionale sia il Governo provvisorio della Repubblica algerina, al quale ha fornito un apporto significativo all’interno dei negoziati degli Accordi di Evian.
La questione energetica è ovviamente una priorità, ma l’Algeria non è solo gas. Il know-how italiano nella cantieristica navale, sia civile che soprattutto militare, nell’agroalimentare, sia nelle materie prime che nell’industria della trasformazione, ma anche nel turismo e nella valorizzazione del patrimonio archeologico rappresentano solo alcuni esempi di potenzialità inespresse. Senza dimenticare startup, microimprese e innovazione tecnologica, per lo sviluppo economico e affrontare i flussi migratori illegali dall’Africa verso l’Europa.
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