Redazione Assadakah - La visita del presidente della Repubblica in Algeria il 6 e 7 ottobre, la prima in 18 anni da parte di un capo dello Stato, è "importantissima" perché il Paese nordafricano è per l'Italia "fondamentale e strategico". Lo ha il sottosegretario del ministero degli agli Affari esteri, Manlio Di Stefano, di ritorno da un tour in Arabia Saudita e Oman. L'Algeria vanta uno "strettissimo legame con le imprese italiane che hanno una presenza altissima: basti pensare che l'intera rete energetica è in totale sinergia con Eni". Si tratta a ben vedere di un "Paese determinante" e tra i più importanti dell'intera regione, anche in chiave migratoria e di lotta al terrorismo. Non solo. L'Algeria è ad oggi il secondo fornitore di gas in Italia, dietro la Russia.
"Tutti paghiamo le bollette e siamo preoccupati per gli aumenti del prezzo del gas, ma bisogna spiegare che non dipendono dai singoli Paesi ma sono legati alle manovre dei Paesi produttori. Da parte nostra abbiamo messo a disposizione 3 miliardi di euro per tamponare il caro bollette, ma ciò che serve davvero è diversificare le fonti di approvvigionamento, come abbiamo fatto negli ultimi anni", ha detto ancora Di Stefano. "L'Algeria, dove mi sono recato due volte negli ultimi tre anni, ha dichiarato pubblicamente che sta aumentando il consumo interno di gas naturale e che esporteranno sempre meno: questo è normale e non possiamo farci nulla. Quello che possiamo fare, e che stiamo facendo sempre più, è realizzare maggiori investimenti e progetti nell'idrogeno verde. Abbiamo aziende come Snam ed Eni che sono molto attive e stanno portando avanti interessanti progetti di generazione di energia rinnovabile e pulita: questa è l'unica strada percorribile", ha aggiunto Di Stefano.
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