top of page

Algeria - Mai così bene con l’Italia

Immagine del redattore: Roberto RoggeroRoberto Roggero

Assadakah News - E’ decisamente un periodo positivo per le relazioni fra Algeria e Italia, alle quali il presidente Abdelmadjid Tebboune ha dato un notevole impulso. Da parte sua, il governo italiano ha colto al volo l’occasione.

Fra le iniziative, il progetto Timimoun, una mega-azienda agricola italo-algerina guidata dalla Società Bonifiche Ferraresi, che ha ottenuto il contratto di concessione per la gestione di un'area di 36mila ettari nella wilaya di Timimoun. L'obiettivo è rafforzare la sovranità alimentare dell'Algeria attraverso la produzione di grano, legumi e semi oleosi come la soia. Un valore di oltre 420 milioni di euro, comprese unità di lavorazione della pasta, silos di stoccaggio e altre infrastrutture.

Un investimento su larga scala, per creare valore aggiunto in Algeria, con investimenti che nel 2021 sono stati stimati in 10 miliardi di euro, e ora non più limitati all'energia e alle opere pubbliche. L'Italia si sta diversificando i settori strategici, agroalimentare, biomedicale e digitale, rafforzando una partnership duratura.

Anche l'esempio di Tosyali lo testimonia. Questo complesso siderurgico situato a Bethioua (Orano) ha recentemente esportato 30mila tonnellate di lamiere d'acciaio in Italia, rafforzando i legami commerciali. L'Algeria si è affermata come primo fornitore di gas per l'Italia, ma non è tutto: si punta a diventare il maggiore fornitori di energia per l'intera Europa.

Lo scorso gennaio, Algeri, Tunisi, Roma, Berlino e Vienna hanno firmato una dichiarazione d'intenti per il progetto del Corridoio SoutH2. Questo gasdotto di 3.300 km trasporterà l'idrogeno verde dal Nord Africa all'Europa, confermando il ruolo centrale dell'Algeria nella transizione energetica del Vecchio Continente. Infine, anche l'industria automobilistica è parte di questa dinamica: lo stabilimento Fiat di Orano, l'unica unità di assemblaggio auto veramente operativa in Algeria, produce oggi modelli per il mercato nazionale e per l'esportazione. Questa è un'ulteriore prova che l'asse Algeri-Roma è oggi la locomotiva del Mediterraneo meridionale.

Un successo che viene emulato. La Spagna vuole rimettersi in gara. Perché, se le relazioni italo-algerine vanno bene, quelle con la Spagna hanno vissuto un periodo turbolento. Nel giugno 2022, Algeri ha sospeso il Trattato di amicizia, buon vicinato e cooperazione dopo la controversa decisione di Madrid di riconoscere la cosiddetta "marocchinità" del Sahara occidentale. Dopo quasi tre anni di tensioni, la fusione è stata finalizzata. L'Algeria ha inviato un segnale forte questa settimana inviando il suo ministro dell'Interno, Brahim Merad, in Spagna, accompagnato dal direttore generale della sicurezza nazionale, Ali Badaoui, e dal direttore generale della protezione civile, Boualem Bourelaf. Si tratta della prima visita ufficiale tra i due Paesi dopo la crisi diplomatica. La ripresa La cooperazione in materia di sicurezza è stata rapidamente seguita da una ripresa economica. Gli spagnoli hanno annunciato la riattivazione delle commissioni congiunte e la ripresa degli scambi bilaterali. Un ritorno iniziato all'inizio dell'anno con l'esportazione da parte di Tosyali di 27.000 tonnellate di lamiere d'acciaio in Spagna. Proprio ieri, l'Agenzia algerina per la promozione degli investimenti (AAPI) ha organizzato una serie di incontri in Spagna per attirare gli investitori.

La Spagna vuole riconquistare il suo posto in Algeria, ma Algeri è chiara: la condizione per questa riconciliazione si basa su investimenti trasparenti e reciprocamente vantaggiosi. L'Algeria, che è riuscita a ricollocarsi in Africa, intende ora avere un peso nell'area del Mediterraneo. Tanto più che intende rivedere i suoi accordi con l'Unione Europea per andare verso un equilibrio "reale". Insieme all'Italia e alla Spagna, sta quindi costruendo una nuova forza pronta a giocare un ruolo chiave nel futuro energetico, industriale e commerciale dell'intera regione...

Comentários


bottom of page