Redazione Assadakah - Almeno 65 persone, 28 dei quali soldati schierati come vigili del fuoco di soccorso, sono state uccise mercoledì mentre dozzine di incendi infuriavano per il secondo giorno in Algeria, secondo quanto riferito dalla televisione di stato.
"Il bilancio delle vittime degli incendi boschivi è salito a 65 morti - 28 soldati e 37 civili - la maggior parte dei quali nel distretto di Tizi Ouzou" a est della capitale, ha affermato. Altri 12 soldati sono "in ospedale in condizioni critiche", ha aggiunto la televisione, a seguito degli ultimi incendi boschivi che hanno colpito il Mediterraneo quest'estate.
Gli incendi alimentati da temperature roventi e condizioni di esca secca hanno ucciso almeno sette persone in Algeria, ha detto martedì il ministro degli interni, aggiungendo che gli incendi avevano origini criminali.
Le fotografie pubblicate sui social media mostrano enormi muri di fiamme e nuvole fluttuanti di fumo che torreggiano sui villaggi delle colline boscose della regione della Cabilia, a est della capitale Algeri.
L'Algeria è l'ultimo Paese mediterraneo ad essere colpito dagli incendi, dopo che gli incendi hanno colpito Grecia, Turchia e Cipro. I meteorologi hanno detto che martedì la temperatura raggiungerà i 46 gradi Celsius (115 gradi Fahrenheit) e il paese sta anche lottando con una grave carenza d'acqua.
Gli incendi sono stati segnalati in più località in 14 distretti, 10 dei quali intorno a Tizi Ouzou, una delle città più popolose della Cabilia.
Il ministro dell'Interno Kamel Beldjoud ha detto alla televisione che gli incendi hanno causato la morte di sette persone, di cui sei nella regione intorno a Tizi Ouzou e una a Setif. "Cinquanta incendi che iniziano contemporaneamente sono impossibili. Questi incendi sono di origine criminale", ha detto Beldjoud, che ha guidato una visita ministeriale a Tizi Ouzou.
Anche i centri urbani di Bouira, Setif, Khenchela, Guelma, Bejaia, Bordj Bou Arreridj, Boumerdes, Tiaret, Medea, Tebessa, Blida e Skikda sono stati colpiti dagli incendi, ha detto su Twitter la direzione della protezione civile. Grandi incendi sono stati segnalati anche ad Ait-Yenni, Azazga, Jijel e Yakourene. La radio pubblica ha riportato l'arresto di tre sospetti piromani a Medea.
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