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Algeria – Ambasciatore Touahria: “Presidente Tebboune in Italia non solo per il gas”

(Agenzia Nova) - Dopo l'accordo per l'aumento dei volumi di gas a partire dal 2022, Algeria e Italia puntano a una partnership a 360 gradi che vada oltre l'energia: piccole e medie imprese, agricoltura, cantieristica navale, scambi interuniversitari, turismo, l'edilizia, i lavori pubblici, l'industria farmaceutica e la produzione di medicinali, Internet, l'informatica e le telecomunicazioni, il restauro di vecchi edifici. Tutti questi argomenti saranno discussi durante la visita del presidente della Repubblica algerina, Abdelmajid Tebboune, prevista in Italia a fine maggio e saranno probabilmente oggetto di accordi del vertice intergovernativo previsto a luglio ad Algeri, con tanto di Business Forum.

Lo rivela l'ambasciatore algerino a Roma, Abdelkrim Touahria, in un'intervista concessa ad "Agenzia Nova". "La relazione tra l'Algeria e l'Italia e' molto forte, esemplare e ambiziosa non solo nel settore energetico. E' vero che, data la situazione internazionale, le relazioni sull'energia si sono concentrate su questo tema in questi ultimi mesi. C'e' una volonta' sincera tra i nostri grandi gruppi energetici, ovvero Eni e Sonatrach, di intensificare l'esplorazione di nuovi giacimenti per soddisfare anzitutto il mercato locale e poi di orientarsi verso i mercati esteri e, perché no, di commercializzare prodotti energetici", spiega il diplomatico. L'Algeria sta lanciando "Solaire 1000", un progetto per produrre 1.000 megawatt di energia fotovoltaica. Ci sono possibilita' per l'Italia anche nel campo dell'energia pulita? "Certamente. Bisogna dire che non c'e' solo questo progetto fotovoltaico: anche l'idrogeno verde e' una possibilita' concreta. L'Italia e' un paese strategico in termini di cooperazione energetica con l'Algeria. La firma degli accordi alla presenza del Presidente della Repubblica, Abdelmajid Tebboune, e del Presidente del Consiglio, Mario Draghi, e' un passo verso l'intensificazione delle relazioni in campo energetico per favorire la ricerca di nuove energie e materie prime. L'idrogeno verde e' una nuova fonte che potrebbe rafforzare le relazioni con l'Italia. Ci sono altri paesi europei, come ad esempio la Germania, che vorrebbero intensificare la collaborazione in questo settore, ma secondo me, la relazione tra Algeria e Italia consentira' a quest'ultima di trarne vantaggio". L'idrogeno verde, tuttavia, potrebbe non essere pronto a stretto giro. "L'idrogeno verde e' un progetto attuale, ma non sostituira' mai il gas. Senza gas, non si puo' avere l'idrogeno verde".

Il presidente Tebboune sara' in Italia nell'ultima settimana di maggio su invito dell'omologo, Sergio Mattarella. "Le due parti parleranno sicuramente dei progetti in essere tra i due Paesi, in primo luogo per quanto riguarda le piccole e medie imprese.

Secondo il presidente Tebboune, infatti, l'Italia e' un modello da seguire perche' e' un leader in questo settore e vorremmo sfruttare la vostra esperienza e il vostro know-how. C'e' un altro settore importante che e' quello dell'agricoltura sahariana. Disponiamo di grandi terre fertili nel sud e abbiamo bisogno dell'esperienza dell'Italia e degli investitori italiani in questo settore. Se ci saranno investitori interessati, forniremo loro tutti i vantaggi in modo che possano lavorare per garantire la nostra sicurezza alimentare. Con l'attuale situazione in Ucraina e la crisi del grano, potremmo mettere da parte la minaccia alimentare e magari, perche' no, diventare esportatori", afferma il diplomatico. L'Algeria ha stanziato 35 miliardi di dinari (230 milioni di euro) per sostenere i prezzi dello zucchero e dell'olio commestibile e far fronte alla possibile crisi alimentare derivante dalla guerra in Ucraina. La pandemia di Covid-19 e la crisi alimentare stanno portando l'Algeria a mettere in discussione le scelte strategiche per garantire una maggiore sicurezza alimentare.

L'Italia potrebbe fornire il proprio know how e managament a disposizione degli algerini, i quali sono determinati a migliorare la produzione interna per ridurre le dipendenze dall'estero e migliorare la sicurezza alimentare.

C'e' poi il settore della cantieristica navale. "Durante la mia visita nella regione Marche a fine di febbraio, ho visitato il gruppo Fincantieri e ho proposto di realizzare una societa' mista per la costruzione di navi civili e mercantili: sarebbe un altro settore sul quale le due parti potrebbero discutere", afferma Touahria. "Ci sono anche gli scambi interuniversitari: durante le mie ultime visite in Sicilia e nelle Marche, ho notato che ci sono tante possibilita', soprattutto nel campo della tecnologia avanzata. In Sicilia, ho incontrato studenti algerini di robotica. Nelle Marche ci sono quattro universita' di punta nel settore tecnologico e tutto questo puo' essere un fattore di cooperazione e di sviluppo tra l'Algeria e l'Italia. Un altro settore e' il turismo, dove potremmo approfittare del know-how e del management degli italiani: l'Algeria ha dei posti magnifici che non sono ancora stati sfruttati e il contributo dell'Italia potrebbe aiutarci a sviluppare il turismo", aggiunge l'ambasciatore. Anche l'agroalimentare "e' anche un settore molto importante perche', anche se riusciamo a produrre materie prime, ci vuole l'industria della trasformazione e della lavorazione di questi prodotti", spiega il diplomatico, asserendo che anche in questo settore, "l'apporto dell'Italia sara' importante. Ci sono tanti altri settori su cui le due parti potranno discutere, come l'edilizia, i lavori pubblici, l'industria farmaceutica e la produzione di medicinali, Internet, l'informatica e le telecomunicazioni, il restauro di vecchi edifici. Tutto questo sara' tra gli argomenti che saranno al centro delle discussioni durante la visita del presidente Tebboune e saranno oggetto di accordi durante la Quarta Sessione del vertice intergovernativo che si terra' a luglio in Algeria, il 17 e 18: a margine dell'incontro, ci sara' anche un incontro con le aziende dei due Paesi, un Business Forum, il 18 luglio".

Il presidente della commissione per gli Affari esteri della Camera dei rappresentanti libica di Tobruk, Youssef al Aqouri, ha recentemente accusato il governo dell'Algeria di "ingerenza negli affari interni" del suo Paese. Secondo l'ambasciatore, tuttavia, l'atteggiamento del suo Paese riguardo alla Libia e' rimasto immutato. "La nostra posizione sulla Libia e' costante e non cambiera'. Ascoltiamo tutte le parti libiche senza interferire negli affari interni del nostro vicino. Penso e pensiamo in Algeria che i libici debbano risolvere i problemi da soli e che le ingerenze straniere non hanno consolidato la pace, anzi ne hanno impedito il raggiungimento", afferma il diplomatico, spiegando che il premier ad interim del Governo di unita' nazionale della Libia, Abdulhamid Dabaiba, "ha chiesto di venire in Algeria, il presidente Tebboune lo ha ricevuto e gli ha ricordato la posizione dell'Algeria: la crisi deve essere risolta dai libici stessi". L'Algeria vanta rapporti storici e amichevoli con la Russia, ma e' in buoni rapporti anche con l'Ucraina. "Sulla crisi tra Ucraina e Russia, la nostra posizione e' neutrale. Siamo per una soluzione negoziata, abbiamo ottime relazioni con entrambi i paesi, non solo con la Russia. Bisogna ricordare che se questa guerra dovesse continuare, le ripercussioni internazionali ed economiche sarebbero disastrose per tutti i paesi del mondo, sia economicamente che strategicamente. Il nostro approccio e' quello di una soluzione pacifica. Abbiamo fatto parte di una delegazione araba che e' andata a Mosca e in Polonia per incontrare rispettivamente i russi e gli ucraini e cercare di trovare una soluzione. Crediamo e restiamo convinti che l'unica soluzione sia quella negoziata", afferma l'ambasciatore. Quanto alla possibilita' che Russia e Algeria possano svolgere esercitazioni congiunte al confine con il Marocco nei prossimi mesi, il diplomatico afferma che il tema "non e' di attualita'". L'ambasciatore aggiunge che alle Nazioni Unite la posizione algerina e' stata sempre coerente. "Nella prima votazione del 2 marzo 2022 sulla condanna dell'invasione russa dell'Ucraina, ci siamo astenuti. Nella seconda votazione del 7 aprile 2022 per sospendere la Federazione Russa dal Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, abbiamo votato contro. Tuttavia, ci tengo a dire che non era un voto di sostegno alla Russia, ma contro i doppi standard dei paesi occidentali sul rispetto dei diritti umani". I rapporti dell'Algeria con la Spagna sembrano essersi deteriorati. "Il capo del governo spagnolo ha cambiato la tradizionale posizione della Spagna (sul Sahara occidentale, ndr), non sappiamo il motivo ma posso immaginarlo", spiega Touahria. la Spagna dovesse decidere di riesportare il gas che acquista dall'Algeria verso Paesi terzi, Algeri potrebbe a sua volta interrompere le forniture verso Madrid. L'Algeria ha diffuso un comunicato ufficiale nel quale afferma che se la Spagna dovesse riesportare del gas verso altri Paesi, allora l'Algeria non adempiera' ai suoi impegni, perche' la Spagna per prima avrebbe scelto di non rispettarli", riferisce Touahria. Lo scorso 27 aprile, il ministero dell'Energia algerino aveva dichiarato che "qualsiasi quantitativo di gas algerino esportato dalla Spagna verso destinazioni diverse da quelle indicate nei contratti sara' considerato un inadempimento degli obblighi contrattuali e potrebbe quindi portare alla risoluzione unilaterale dei precedenti accordi".

Gli algerini non lo menzionano mai, ma il "Paese terzo" in questione e' probabilmente il Marocco, con il quale l'Algeria ha interrotto i rapporti diplomatici. La Spagna, al contrario, si e' recentemente riavvicinata a Rabat, in particolare dopo che il presidente del governo spagnolo, Pedro Sanchez, ha definito il piano di autonomia marocchino per il Sahara occidentale "come la base piu' seria, credibile e realista" per la risoluzione del conflitto. "Ci tengo a dire che noi non abbiamo problemi con il popolo spagnolo", aggiunge Touahria.

C'e' infine la possibilita' di riprendere il progetto del gasdotto Galsi, (Gasdotto Algeria Sardegna Italia). Si tratta di una condotta sottomarina di 284 chilometri con una profondita' massima di ben 2.880 metri che dovrebbe collegare il porto algerino di Koudiet Draouche, nel nord-est del paese, a quello di Porto Botte, nella Sardegna sud-occidentale. Da qui, dovrebbe partire una sezione onshore fino a Olbia, attraversando tutta la Sardegna. Infine, da Olbia dovrebbe partire un altro metanodotto sottomarino fino alla localita' toscana di Piombino, presso il quale avverra' il collegamento con la rete nazionale italiana."Il progetto Galsi e' stato sospeso, ma non e' stato abbandonato del tutto. Magari potremmo riprendere le discussioni per riattivarlo: sarebbe un 'plus' per l'Italia e l'Algeria", conclude il diplomatico.

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