Assadakah News – Mentre continua, da oltre 20 anni e senza sosta, la missione umanitaria di Emergency, in particolare negli ospedali di Kabul, Anabah e Lashkar-gah, da agosto, quando il ponte aereo ha portato in Italia 85 ex collaboratori afghani delle Forze Armate e i loro familiari. L'obiettivo è quello di garantire il trasferimento di altre 500 persone dai Paesi limitrofi, tra i quali Pakistan, Iran e Turchia.
Se ne fa carico l'operazione "Aquila Omnia bis", preannunciata dal ministro Lorenzo Guerini.
Nei giorni scorsi i primi sette cittadini afghani di questo secondo ponte aereo umanitario sono atterrati a Roma.
“L’evacuazione della scorsa estate dei cittadini afghani da Kabul è stata un’operazione molto complessa, ma l’impegno incessante e silenzioso delle Forze Armate italiane è proseguito anche in questi mesi. L’operazione Aquila Omnia bis di oggi testimonia il risultato di un lungo lavoro di squadra grazie alla forte collaborazione tra i Ministeri della Difesa, Esteri, Interni e i servizi di informazione”, ha commentato Guerini.
Terminato il periodo di isolamento anti Covid nelle apposite strutture, gli ex collaboratori afghani verranno inseriti nel programma "Sistema di Accoglienza e Integrazione" del Ministero dell’Interno.
Si rinnova dunque l'operazione a tutela delle persone che hanno lavorato fianco a fianco con le Forze Armate italiane quando sono trascorsi poco più di 100 giorni dal ritorno al potere dei talebani, dopo 20 anni. Una caduta, quella di Kabul, avvenuta il 14 agosto scorso e favorita dal disimpegno delle truppe americane e Nato in Afghanistan.
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