Redazione Assadakah - E' morto Gino Strada, il fondatore di Emergency, che al momento del decesso si trovava in Normandia. Secondo quanto si è appreso da fonti vicine alla famiglia, soffriva di problemi di cuore. Aveva 73 anni. Dal 1994 l'ong da lui fondata ha operato in 18 Paesi del mondo assicurando cure mediche e chirurgiche gratuite alle vittime delle guerre e della povertà. Nei mesi scorsi era stato fatto il suo nome come commissario alla Sanità in Calabria. "Amici, come avrete visto il mio papà non c'è più. Non posso rispondere ai vostri tanti messaggi che vedo arrivare, perché sono in mezzo al mare e abbiamo appena fatto un salvataggio" ha scritto su Facebook la figlia Cecilia. Per il premier Mario Draghi, "la Ong è il suo lascito morale e professionale". Il presidente del parlamento europeo David Sassoli, dichiara: "Se un qualsiasi essere umano sta in questo momento soffrendo, è malato o ha fame ci deve riguardare tutti, perché ignorare la sofferenza di una persona è sempre un atto di violenza, e tra i più vigliacchi. Addio Gino Strada, maestro di umanità".
Negli anni, il fondatore di Emergency ha spesso assunto toni forti per criticare i governi italiani, la corruzione nella sanità, la gestione dell'immigrazione, l'attività dell'Unione Europea, il commercio delle armi e gli interessi economici dietro le guerre. Nel 1999 pubblicò il libro "Pappagalli verdi" (nome di mine antiuomo di produzione sovietica): cronache di un chirurgo di guerra, una raccolta di memorie relative ai teatri di guerra dove Strada era stato impegnato con i colleghi di Emergency, sono raccontate drammatiche storie - in particolare di bimbi e adulti mutilati - avvenute in Iraq, Pakistan, Rwanda, Afghanistan, Perù, Kurdistan, Etiopia, Angola, Cambogia, ex-Jugoslavia e Gibuti. (fonte Repubblica)
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