di Roberta Adesso
Istituto di Cultura Italiano ad Abu Dhabi
Ha aperto al pubblico dal 6 ottobre l’ICC – Istituto Italiano di Cultura di Abu Dhabi, primo e unico polo culturale italiano nella Regione del Golfo dopo un anno dalla sua inaugurazione.
L'Istituto è situato nell’area di Al Bateen, uno dei quartieri più importanti di Abu Dhabi, sede di ville e palazzi facoltosi, oltre che di gallerie d’arte; E' un edificio di tre piani e con uno spazio polifunzionale, ospiterà eventi educativi e culturali nel campo dell’arte, della musica, della letteratura e di carattere accademico, per costruire un ponte culturale tra il nostro Paese e gli Emirati Arabi Uniti.
Per Nicola Lener, Ambasciatore d’Italia negli Emirati Arabi Uniti «Il rafforzamento dei legami economici e culturali tra l’Italia e gli Emirati Arabi Uniti è il nostro obiettivo principale» .Scambi in vari campi esistono sin dagli anni ’60 e la creazione dell’Istituto Italiano di Cultura si pone a testimonianza di come il Paese si faccia portavoce del valore della tolleranza – abbracciando le diverse culture che compongono il tessuto sociale degli Emirati Arabi Uniti.
A dirigere l’Istituto Italiano di Cultura di Abu Dhabi è Ida Zilio-Grandi, docente di Islamologia, Lingua araba e Relazioni e politiche internazionali all’università Ca’ Foscari Venezia.
Dichiara nell'intervista alla redazione di Exibart, che qui sintetizzo, che con l’apertura dell’Istituto è avviata anche una cultura della condivisione con la speranza di avvicinare i diversi membri di una società multiculturale, multietnica e poliglotta. L’Istituto è una piattaforma per mostrare il legame tra italiani e arabi, e il modo in cui la nostra ricca storia ci colleghi entrambi.
Si inizia con la contemporanea: ad accogliere il pubblico per la prima mostra, infatti, sono le opere di Fabrizio Plessi, tra i pionieri della Videoarte. Nato a Reggio Emilia, il 3 aprile 1940, Plessi ha incentrato la sua ricerca, in particolare, sulla rappresentazione dell’acqua e del fuoco, elementi che, sotto diverse forme, ritornano nelle sue opere. Nel 2011 ha curato il Padiglione Venezia per la 54ma Biennale d’Arte Contemporanea di Venezia.
Per la mostra all’Istituto Italiano di Cultura di Abu Dhai, Fabrizio Plessi presenta cinque installazioni video su schermi TV indipendenti, che presentano l’acqua come elemento vitale. Plessi cerca di umanizzare la tecnologia trovando un equilibrio tra la coscienza storica dell’uomo e le nuove tecnologie che occupano un posto sempre più importante nella nostra vita quotidiana.
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